Da big a scontenti, ci vuole poco: ecco le gatte da pelare per De Laurentiis

Tempo di calciomercato, tempo di nuovi acquisti e di cessioni; ma anche tempo di richieste di rinnovi, di situazioni che si stanno evolvendo e chissà dove possono portare. É risaputo che, per Aurelio De Laurentiis, i contratti sono una cosa sacra e in quanto tale da rispettare fino in fondo; ma è altrettanto vero che la storia del calcio insegna che la crescita sportiva di un calciatore comporta di pari passo anche una crescita del suo ingaggio. E dopo una stagione come quella appena conclusa, nella quale Maurizio Sarri ha avuto il merito – tra i tanti – di rivalutare giocatori le cui azioni erano fortemente in discesa, è quasi naturale che quegli stessi calciatori bussino alla porta del club per ricevere un aumento. É il calcio baby, prendere o lasciare.

Procediamo con ordine allora, partendo proprio dai centrali di difesa: dopo la scorsa stagione in cui furono spesso nell’occhio del ciclone, quest’anno Kalidou Koulibaly e Raul Albiol sono diventati due colonne portanti della retroguardia azzurra. Non a caso spesso Sarri ripeteva, ad inizio stagione, che Koulibaly poteva ambire addirittura al Barcellona se avesse limato alcuni lati del suo modo di giocare. E in effetti, un top club che si sta interessando a lui in queste ore c’è, anche se non è quello spagnolo: Antonio Conte lo vorrebbe al Chelsea, il Napoli nicchia e per il momento non si siede a parlare. Dovrà farlo, però, con il procuratore del calciatore se intende davvero trattenerlo: Koulibaly ha un contratto fino al 2019, con un ingaggio da 800 mila euro a stagione; bisognerà arrivare almeno ad 1,5 per accontentarlo. Diversa la situazione riguardante Raul Albiol. Il difensore spagnolo vorrebbe chiudere la sua esperienza partenopea dopo tre stagioni, tornando nella “sua” Valencia: l’accordo economico tra i due club stenta ad arrivare, il Napoli in realtà vorrebbe trattenerlo perché sa bene che trovare difensori forti, sul mercato, non è semplice. Albiol ha un altro anno di contratto, difficile pensare che De Laurentiis possa decidere di perderlo a giugno 2017 senza ricavarne un euro. La sensazione è che le strade siano due: o rinnova – ora – oppure va via. Con il Napoli che, in questo caso, dovrebbe trovare un degno sostituto. Poi c’è Elseid Hysaj, la vera sorpresa di questa stagione: l’esterno albanese è stato autore di un ottimo campionato, attirando su di sé le attenzioni di tanti club, tra cui il Bayern Monaco. L’agente del calciatore, Mario Giuffredi, nei giorni scorsi ha tuonato: “Il Napoli deve rinnovargli il contratto prima che cominci l’Europeo, dopo potrebbe essere troppo tardi“. Hysaj ha un accordo che scade nel 2019, il suo ingaggio è di 600 mila euro a stagione: come Koulibaly, anche l’albanese vorrebbe raddoppiarlo.

lopez koulibaly insigne albiol

Gli altri casi da risolvere sono in attacco, e portano il nome di Dries Mertens, José Callejon e Lorenzo Insigne. Quello relativo al folletto belga é il più semplice da affrontare: c’è già l’accordo con il Napoli, a breve dovrebbe arrivare il rinnovo del contratto che scade nel 2018, con un sostanzioso ritocco dell’ingaggio da 1,2 milioni di euro che percepisce attualmente il calciatore. Anche il contratto di José Callejon è in scadenza nel 2018. L’esterno spagnolo, imprescindibile per il gioco di Sarri, percepisce uno stipendio di 2,6 milioni di euro, e sul suo conto ci sarebbe un interessamento da parte del Barcellona. Il Napoli dovrà blindarlo con rinnovo e aumento. E infine Lorenzo Insigne. Il suo contratto è in scadenza nel 2019, l’ingaggio è vicino agli 1.2 milioni di euro a stagione. Non mancano bonus vari, che permetterebbero a Insigne di arrivare, complessivamente, a 1,9 milioni di euro entro il 2019. Ma in questo caso, non è in ballo solo il fattore economico: Insigne vuole conoscere quali sono le intenzioni del Napoli per il futuro, avendo il desiderio (clicca qui per il nostro approfondimento) di diventare sempre più centrale nel progetto di Aurelio De Laurentiis.

Vincenzo Balzano

Twitter: @VinBalzano

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