“Maradona? A Napoli aveva un debole per le donne grasse! Vi racconto il giorno dello scudetto negli spogliatoi”

Diego Armando Maradona a Napoli è un vero Dio, la storia, la passione, il calcio, semplicemente tutto. E’ semplicemente il simbolo del momento sportivo più alto della città, colui che ha invertito ogni gerarchia lasciando sognare intere generazioni. Eppure, c’è chi ne racconta singolari aneddoti di quegli anni, disegnandone un profilo diverso, quasi inedito. È il noto giornalista sportivo Giampiero Galeazzi il quale, alla vigilia del suo settantesimo compleanno, racconta sulle pagine di Libero alcuni episodi degli anni dello Scudetto all’ombra del Vesuvio. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli.

“Prima ero specializzato nelle cronache di canottaggio, poi da uno storico Verona-Napoli sono passato al calcio. Quel giorno succede di tutto: già ansia a mille perché dovevo partire con l’elicottero ma era troppo rischioso per il maltempo, poi dovevo prendere il treno che si ferma. Come fare? Chiesi aiuto ai carabinieri, che mi diedero una volante per Verona grazie al comandante napoletano. E via veloce come la luce a duecento all’ora, molto Fast and Furious! Da lì iniziai a seguire il Napoli e gli anni dello Scudetto”.

galeazzi

“Ho un ricordo strepitoso: gli azzurri stavano per vincere il tricolore e mi feci chiudere nello spogliatoi di Carmando, con la splendida intuizione di far intervistare i giornalisti a Maradona. Diego è il più grande di tutti i tempi, ha sbagliato come uomo cadendo nel tunnel della droga ma come giocatore e personaggio non si discute. A Napoli amava le donne grasse, alla Botero. Meglio, io preferivo quelle alla Nicole Kidman! Poi, ricordo che prendeva la Ferrari nera, accompagnava la moglie a casa ed andava in giro a far baldoria”.

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