Il 25 aprile, Festa della Liberazione… dalla squalifica: bentornato Higuain!

A Napoli tira un’aria strana: oggi è il 25 aprile, Festa della Liberazione, ma c’è qualcosa che costantemente impensierisce i tifosi azzurri, una piccola ma insistente voce che continua a raccontare di una coincidenza singolare. oggi a “liberarsi” in quel di Roma contro i giallorossi di Spalletti infatti, è il Pipita Gonzalo Higuain, che torna in campo dopo ben tre giornate di qualifica, più motivato che mai.

LA STORIA. Il 25 aprile è la festa nazionale dedicata alla Liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945 e seppur non riguardi i nostri ambiti, è doveroso ricordare qualche accenno storico semmai qualcuno avesse bisogno di rinfrescarsi la memoria: in quel giorno cominciò la ritirata dei soldati tedeschi e di quelli della repubblica fascista di Salò da Milano e da Torino. La popolazione si era ribellata e i partigiani iniziarono ad arrivare, con un coordinamento pianificato. È per questo che la data del 25 aprile è stata scelta come “festa della Liberazione” o come “anniversario della liberazione d’Italia”. La decisione di istutire una festività avvenne un anno dopo, il 22 aprile 1946, quando il governo italiano provvisorio guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia, stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”; la scelta della data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 260 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora il 25 aprile è un giorno festivo allo stesso modo delle domeniche, del primo maggio e di altre festività contrassegnate col colore “rosso” sul calendario (per intenderci).

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LO SPORT. Bene, adesso che abbiamo sistemato gli aspetti culturali, possiamo concentrarci su quelli sportivi che più ci competono: oggi pomeriggio, ore 15:00, stadio Olimpico di Roma, va in scena Roma-Napoli. Ecco il nesso con la giornata odierna, in particolare per una popolazione, quella napoletana, abituata ad arrangiarsi da secoli per necessità o abitudine: il napoletano che si è alzato stamattina col profumo del caffè e un po’ di pioggia fuori stagione, ha guardato la tv, sentito un po’ di radio, bazzicato sui social ed iniziato a pensare al match del pomeriggio. Sentendosi rimbombare nella testa questo termine così lungo e gioioso, la liberazione, si è poi fermato per un attimo, riflettendo su qualcosa di molto particolare, anzi singolare: oggi gioca il Napoli ed a tornare in campo è un Higuain finalmente liberato dalla squalifica.

L’INTRECCIO. Ecco. L’illuminazione improvvisa e il connubio tra le due cose è dietro l’angolo: oggi è il giorno della liberazione di Gonzalo Higuain dalla gabbia che l’ha tenuto lontano dal terreno di gioco per tre lunghissime giornate! Il capocannoniere della Serie A tornerà finalmente in campo accanto ai compagni per lanciare la sfida ai giallorossi di Spalletti, provando in tutti i modi possibili a sigillare il preziosissimo secondo posto e allo stesso tempo continuare a cullare il sogno della Scarpa d’Oro. Proprio per questo motivo allora il popolo azzurro oggi non fa altro che aspettare e festeggiare la sua definitiva “liberazione” da un regime (si fa per dire) che l’ha ingiustamente condannato a star fuori dai giochi. Un dettaglio che per i migliaia di cuori azzurri, legati in maniera viscerale a questa squadra e a questo straordinario campione, rischia per assurdo di essere festeggiato al pari, se non in modo ancor più forte rispetto ad una ricorrenza nazionale. La liberazione d’Italia è importante, i nostri antenati hanno dato la vita affichè fossimo liberi e mai e poi mai dovremmo smettere di ringraziarli, ma oggi, permettetecelo, almeno fino a quando l’arbitro non fischierà tre volte, la storia per i napoletani si scriverà altrove.

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