Cds – Effetto Gabbiadini: tocca a lui spingere il Napoli

Non preoccuparti, Gonzalo. Ci penso io”. Il primo ad accorrere verso il Pipita furioso è stato proprio lui, Manolo Gabbiadini, da tempo relegato in panchina ad osservare le prodezze del centravanti argentino. “Niente paura, ci pensa Manolo, m’han detto così”, canterebbe Ligabue. In un abbraccio, nella testa appoggiata al collo di Higuain, tutta la voglia di Gabbiadini di rasserenare e tranquillizzare l’argentino, di limitare i danni provando a calmarlo nel momento di maggiore frenesia. Riposati Gonzalo, ora tocca a me sembra dire l’attaccante bergamasco, carico a molla in vista del finale di stagione che lo vedrà paradossalmente protagonista nel momento in cui forse credeva di giocare ancor meno.

3° POSTO – GABBIADINI Terzo posto per Gabbiadini che, dopo i primi sei mesi scoppiettanti, in questo inizio di stagione fatica a trovare spazio, ma resta comunque uno dei migliori prospetti della Serie A e sicuramente uno dei migliori acquisti ipotizzabili in un mercato complicato come quello di metà stagione. Arrivato a gennaio per 12,5 milioni (dati Transfermarkt), il suo acquisto provocò nei tifosi due emozioni: 1) tristezza, visto che si considerava Manolo il sostituto del probabile partente Callejon; 2) felicità, in virtù delle grandi prestazioni offerte dal numero 23 con la maglia della Sampdoria che lo fecero finire nel mirino di tanti top club italiani. Il Napoli bruciò tutti e portò Manolo all’ombra del Vesuvio inserendo un altro grande tassello in uno già straordinario reparto offensivo. Il primo goal in maglia azzurra arriva contro il Chievo Verona con la collaborazione dell’altro nuovo arrivato, ovvero Strinic. A fine anno saranno undici le marcature in trenta presenze tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Tutto faceva pensare a un potenziale titolare della stagione successiva, e invece quest’anno per Manolo le difficoltà nel ritagliarsi il giusto spazio sono aumentate. Resta in ogni caso un acquisto da top club.

E’ il momento di mostrare la rabbia giusta, trasformandola in energia positiva, delle tante panchine fatte quest’anno. Il Corriere dello Sport sottolinea l’importanza dell’ex attaccante della Sampdoria nelle gare di Europa League, oltre a guardare alla pregevole fattura dei gol che Gabbiadini ha messo a segno in campionato, oltre che in Europa. Non sarà affatto facile raccogliere l’ingombrante e pesantissima eredità che il Pipita ha lasciato in dono all’attaccante di Calcinate, che però dovrà affilare l’artiglio mancino per provare a rilanciare e spingere il Napoli verso nuovi successi, fondamentali in ottica secondo posto e, a margine, rincorsa alla Juventus.

Non è il momento di stare a guardare il passato, piuttosto la necessità è quella di pensare al futuro, proprio e della squadra, dimostrando che forse qualche minuto ed occasione in più la si poteva concedere ad un ragazzo, seppur giovane ed in parte immaturo, che di talento ne ha da vendere. Quattro le presenze in Europa League per Gabbiadini, tre da titolare nel girone di qualificazione, una soltanto all’andata contro il Villarreal, con quattro bersagli pesantissimi contro il Midtyjlland centrati. Soltanto due, con tre assist (due dei quali ad Empoli), le reti firmate in campionato, contro la Lazio e al Matusa di Frosinone: è tempo di aggiornare il bottino. Niente paura, ci pensa Manolo, a riprendersi il Napoli.

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