Il San Paolo e le seconde linee per battere il Carpi? Sarri riflette, un azzurro è in rampa di lancio

Il tempo per gongolare dopo la vittoria con la Lazio non c’è: gli impegni sono tanti e le ambizioni altissime. L’orizzonte temporale, però, deve essere ristretto, altrimenti si rischia di viaggiare con la testa tra le nuvole e fantasticare troppo. L’entusiasmo è positivo, l’euforia no.

CARPI E POI… – Sul cammino del Napoli allora c’è il Carpi, terzultimo in classifica con appena 19 punti conquistati e 22 reti all’attivo (Gonzalo Higuain, da solo, ne ha messa a segno una in più). Vittoria scontata? Certo che no, perché il rischio è quello di farsi prendere dalla spavalderia e cadere nella superbia. Dopo ci sarà la Juventus, la sfida delle sfide, non soltanto per ragioni campanilistiche ma per la posta in palio: il primato in classifica. Per battere il Carpi allora ci vorrà una certa determinazione, la forza di svuotare la mente e pensare soltanto al campo, quello di un San Paolo che non ha mai visto i propri beniamini sconfitti in campionato.

…TOUR DE FORCE – A creare la formula vincente, poi, ci penserà Sarri con la formazione da mandare in campo: probabile che ci sia qualche rotazione nell’undici azzurro, anche perché il tour de force che vedrà il Napoli impegnato con Juventus, Villarreal, Milan e Fiorentina in 16 giorni è alle porte. Nella determinazione delle seconde linee allora si potrebbero trovare nuove motivazioni per battere la terzultima in classifica, in attesa del ciclo che determinerà quanto è competitivo questo Napoli.

SECONDE LINEE…Valdifiori sarà lì a condurre le operazioni in cabina di regia, in attesa che Jorginho, squalificato, ritorni al proprio posto in occasione dell’appuntamento allo Juventus Stadium. Con il Carpi potrebbe materializzarsi una chance anche per Manolo Gabbiadini, che “sta pagando ancora i postumi dell’infortunio” ma che tra quindici giorni “starà molto meglio”. Parola di Sarri, che poi aggiunge: “L’ho visto più vivo rispetto a domenica”. Un’apertura all’impiego del 23 azzurro, titolare in campionato in una sola circostanza, ad Empoli a settembre, quando il 4-3-1-2 non si era ancora tramutato in quel 4-3-3 mai più abbandonato.

…E CERTEZZE – Modulo, quest’ultimo, che penalizza le caratteristiche di Manolo ma che favorisce certamente quelle di Dries Mertens. Un’occasione anche per lui contro il Carpi? Probabile, anche se il belga difficilmente può essere ridotto allo status di seconda linea. E’ un titolare aggiunto, Sarri l’ha detto e ripetuto, le 24 presenze stagionali condite da 8 reti lo confermano. Le certezze, insomma, abbondano. E’ con esse che il Napoli si presenta all’appuntamento con il Carpi. Tutto il resto – compreso il tour de force – verrà di conseguenza.

@VittorioPerrone

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