Non molla mai dal primo al novantesimo, fulcro della vittoria azzurra. Il migliore in campo per SpazioNapoli è…

Il Sassuolo è senza timore di smentita, tra gli avversari più duri da affrontare e superare visti quest’anno al San Paolo, una squadra giovane, spigliata, rapida e dedita a muoversi in una sincronia precisa, oltre i singoli interpreti in campo. Un undici probante da affrontare e da sottoporre a lampi di calcio elegante e proficuo. Il modo migliore con cui consolidare la vetta.

Più che positiva l’ennesima risposta di Chiriches in campo senza far minimamente rimpiangere Kalidou Koulibaly. L’attacco emiliano spinge, come vuole Di Francesco, e la presenza del romeno ex Spurs è sempre garantito. Minime le incertezze nel leggere i movimenti avversari, elegante nel ripartire e nell’impostare, in surplace, un titolare a tutti gli effetti.

Ancora sugli scudi, ad un livello eccelso, il capitano azzurro Marek Hamsik. Qualche imprecisione ad inizio gara, poi il ritmo cresce e non c’è più modo di placarlo. In campo aperto è incontenibile, detta la giocata, illumina la metà campo con giocate sapienti e un importantissimo lavoro in fase di non possesso. Spinge la gara sui binari più giusti quando trova spazio sulla sinistra e mette morbidissimo l’assist per il raddoppio.

In avanti lo spettacolo è garantito, ancora una volta, si parte dall’assist al bacio di Insigne ad ispirare il momentaneo pari, il coronamento a una gara da giocatore dal profilo superbo. Rapidità palla al piede, giocate e imprevedibilità costanti e quella giocata improvvisa, cercando il palo lontano innescando vellutato il giro che stavolta ha poca fortuna. Poi c’è Higuain, sono 20 le realizzazioni in venti partite in campionanato, uomo in più e mattatore, con due goal da attaccante puro, prima d’opportunismo e poi a chiudere i giochi trovando un angolo di tiro eccezionale da scovare. Ancora una volta leader ma stavolta la palma di migliore in campo va all’hermano Callejon. Si sblocca in campionato, settimo sigillo stagionale, trovando una proiezione, un movimento che non è mai scomparsa dal bagaglio del numero 7 di Motril. Decisivo sotto rete, instancabile quando a tempo scaduto morde l’ennesimo pallone e serve l’assist per il tris del Pipita. Poi c’è quel contributo in fase di non possesso, tornante e terzino aggiunto che trova pochi uguali in tutto il panorama europeo, nota in più ritrovando una rete pesante che riporta la gara sui binari più propizi.

Edoardo Brancaccio

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