Napoli al cospetto dell’esame europeo, l’aiuto del turnover per un altro brillante tour de force

Ben 6 partite in 17 giorni, circa una gara ogni tre: sarà un tour de force estremo per il Napoli, atteso da un periodo che confermerà la maturità della squadra di Sarri. In queste due settimane infernali, gli azzurri affronteranno Midtjylland, Chievo, Palermo, Genoa, di nuovo il Midtjylland e poi l’Udinese in chiusura, prima del meritato riposo. Sei gare che aiuteranno i tifosi e gli addetti ai lavori a capire se davvero il Napoli può ambire per le posizioni che contano e per rispondere ad alcune domande. Tra tutte, una che ormai affligge tifosi ed addetti ai lavori da tempo: gli azzurri formato Europa possono puntare alla vittoria della competizione?

Importante, sarà il turnover: utilizzare fino allo stremo i calciatori che al momento stanno facendo la differenza potrebbe infatti risultare deleterio. E’ vero che il recente tour de force è stato superato alla grande, con 6 vittorie e un solo pareggio, facendo uso delle rotazioni in una sola circostanza (Legia Varsavia ndr), ma è anche vero che prima o poi le fatiche verranno a galla e, ad ora, l’obiettivo primario resta quello dello Scudetto in un campionato abbastanza equilibrato e livellato. Conservare le energie, dunque, potrebbe essere una mossa strategica per arrivare fino in fondo in condizioni ottimali.

Facile prevedere perciò che contro il Midtjylland così come dichiarato anche da Sarri, vadano in campo almeno tre  volti meno noti del Napoli di Sarri, a partire da Gabbiadini, impiegato finora con il contagocce: appena 8 presenze, soltanto una da titolare. In lista di attesa ci sono anche David Lopez e Valdifiori, senza contare il mai impiegato Strinic, El Kaddouri e Chalobah, del cui scarso impiego si è lamentato anche il Chelsea ma ancora non impiegabile per ambientamento e ritmo gara.

Il turnover partenopeo è stato impiegato soltanto in un’occasione, contro il Legia Varsavia: l’esempio lampante è Callejon, che, da quando il tecnico azzurro ha varato sistema di gioco,  passando al 4-3-3, non ha mai rifiatato. Il suo, per di più, è un compito dispendioso, conoscendo l’abnegazione di cui è capace. Riposerà anche lui? A Sarri il compito di decidere. I prossimi sei impegni attendono al varco il Napoli: l’obiettivo è chiaramente quello di raccogliere il massimo, anche e soprattutto con l’aiuto di qualche cambiamento, anche forzato.

Vittorio Perrone
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