FOCUS EUROPA LEAGUE – Il Legia, un 4-4-2 d’accademia e il nuovo Hamsik in grande spolvero

L’una di Montecarlo è stata benevola con il Napoli: gli azzurri se la vedranno con Bruges, Legia Varsavia e Midtjylland. Un girone abbordabile sulla carta, ma che può celare qualche insidia per la squadra di Maurizio Sarri.

Il Legia Varsavia arriva da un doppio successo ottenuto nei preliminari ai danni dello Zorya, sconfitto per 0-1 all’andata e per 3-2 al ritorno. Nell’ultimo impegno europeo il tecnico Berg ha schierato i suoi con un accademico 4-4-2, per suggellare il passaggio alla fase a gironi. Contro lo Zorya è salito in cattedra Ondrej Duda, gioiellino classe ’94 che in patria paragonano ad Hamsik.

Nello scacchiere di Berg i terminali di riferimento sono Prijovic e Nikolic, in attesa del trequartista Maslowski, arrivato in questa sessione di mercato ma subito costretto ad un lungo stop. Nella giornata di lunedì si è sottoposto ad un intervento nella clinica romana di Villa Stuart: resterà fuori per un periodo abbastanza prolungato.

Il 4-4-2 che Berg ha impostato contro lo Zorya prevedeva Kuciak tra i pali, Bereszynski, Rzezniczak, Pazdan e Brzyski in difesa. Jodlowiec e Furmam in mediana, Guilherme e Kucharczyk sulle fasce. La coppia d’attacco composta inizialmente da Nikolic e Prijovic è stata poi mutata con l’ingresso del giovane Duda.

Sarà proprio il classe ’94 il pericolo maggiore per il Napoli: in passato è stato vicino a vestire la maglia dell’Inter. Duda ha voglia di mettersi in vetrina in Europa per conquistare una maglia più prestigiosa. Nel complesso si può dire che per il Napoli non sia un avversario temibile, ma resta un’insidia da non sottovalutare: il rischio da evitare è un Dnipro bis. Gli azzurri puntano alla vittoria finale, ma prima dovranno vedersela con il Legia.

Vittorio Perrone

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