El Kaddouri, De Guzman e il “doppio trequartista”: Sarri pronto a cambiare modulo in corsa

La cartolina più bella che arriva da Trento, dove il Napoli ha superato per 5-2 il Feralpi Salò, è quella che ritrae il capolavoro di Lorenzo Insigne: la saetta da fermo che ha stregato i tifosi azzurri. Ma dall’amichevole contro i lombardi arrivano anche altre indicazioni, che rientrano nella cura Sarri: su tutte, la totale assenza degli integralismi che hanno caratterizzato l’ultimo biennio del Napoli. Perché, se gli azzurri nella ripresa sono passati dal 4-3-1-2 alla variante “albero di Natale”, il merito è dell’ex tecnico dell’Empoli e della sua apertura ai cambiamenti.

IL TREQUARTISTA – Lo stava provando da tempo, in allenamento, il 4-3-2-1, modulo andato in scena nella ripresa della partita con il Feralpi: la variazione è stata data dalla staffetta all’intervallo tra le coppie Callejon-Insigne e De Guzman-El Kaddouri. Proprio questi ultimi hanno ricoperto il ruolo di trequartisti, malgrado entrambi non siano le prime scelte di Sarri. Le caratteristiche, però, rendono perfetti il marocchino e l’olandese per il ruolo di “doppio trequartista” dell’albero di Natale, anche più di Insigne e Mertens, che per le loro similitudini potrebbero pestarsi i piedi a vicenda.

SUL MERCATO – Già in settimana El Kaddouri aveva ricoperto la posizione di rifinitore nel 4-3-2-1, soluzione che Sarri sembra preferire al 4-3-3 paventato nelle scorse settimane. Il futuro del marocchino resta comunque in bilico, anche se gli ultimi test positivi potrebbero indurre il club a ripensarci. Non è scontata una sua partenza, malgrado non manchino le pretendenti per assicurarsi le sue prestazioni, Bologna e Sassuolo in primis. Lo stesso dicasi per De Guzman, autore della rete del 5-1, ma tutt’altro che certo di una riconferma. Anzi, alcune voci lo darebbero verso Udine come contropartita per arrivare a Widmer. Solo rumours, per ora.

ADDIO INTEGRALISMI – A sorprendere è stata la propensione di Sarri a cambiare schema in corsa, cosa che con Benitez non si era vista. Effettivamente l’allenatore cresciuto a Figline ha studiato nel corso dell’ultima settimana di lavoro una variante del 4-3-1-2 di partenza: la possibilità di passare al 4-3-2-1 a match inoltrato è concreta. Anche perché, al momento, l’idea del tridente è stata accantonata, sia per esigenze della rosa che di preparazione (è risaputo che per schierare il 4-3-3 servono tempi di allenamento più lunghi e carichi maggiori). Il Napoli, insomma, si prepara a un nuovo corso, che, almeno per le idee, sarà molto diverso da quello precedente.

Vittorio Perrone

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