ESCLUSIVA – Galeazzi a SN: “In finale ci va il Napoli. ADL e Lotito, così diversi e così simili”

Ha raccontato da vicino il primo scudetto del Napoli. Era negli spogliatoi del San Paolo, al termine di quel Napoli-Fiorentina che sancì la vittoria azzurra nel 1987. Il calcio all’epoca aveva un altro sapore, come racconta Giampiero Galeazzi in esclusiva a Spazionapoli.it: “Altri tempi, altre emozioni. Essere stato il cantore del Napoli nell’epoca in cui si è scritta la storia degli azzurri, è ancora oggi per me motivo di grande vanto”. Tifoso della Lazio, ma giornalista sempre attento e imparziale, oggi Galeazzi trova poche similitudini con il calcio di una volta: “E’ tutto portato all’esasperazione. Troppo calcio a vantaggio delle tv e a discapito dei tifosi. Sono cicli storici, chissà che prima o poi non si torni indietro. Ma la vedo dura”.

Oggi invece comanda ancora chi negli stadi si sente padrone di farlo.

“Quegli striscioni di sabato sono espressione della parte più becera e vigliacca del tifo. Forse sbagliamo noi addirittura a commentarli, diamo risalto a persone che non hanno niente di umano”.

Stasera Napoli-Lazio al San Paolo. Che partita ti aspetti?

“La Lazio sta bene, vive il suo miglior momento in questa stagione. Il Napoli al contrario sembra essersi smarrito, ma per me resta la squadra favorita per il passaggio del turno”.

Il risultato dell’andata sarà determinante o bisognerà sudarla questa qualificazione?

“No, la mia idea è un’altra. Il Napoli, per la Lazio, è una bestia nera. Attenzione però, c’entra poco la scaramanzia: parlo di livello tecnico. Benitez ci batte perchè studia a fondo l’avversario, sa come, dove e quando colpirci. Domani sera farà sfuriare la squadra di Pioli all’inizio, poi magari Higuain la colpirà: in finale ci vanno gli azzurri, sono disposto a scommetterci”.

Napoli e Lazio, due realtà di un campionato che però vede sempre la Juve davanti a tutti. E non solo quest’anno. 

“Ma questa non è la serie A di una volta. Lo si vede poi quando la Juve gioca in Europa: quest’anno gli sta dicendo bene per via di un paio di sorteggi fortunati, ma soffre sempre. Il nostro campionato è di una qualità molto bassa”.

Ma la mentalità dei bianconeri è sicuramente vincente.

“Questo è certo. Ho seguito tante squadre quando ero inviato per la Rai, ma ricordo  che quando Milan, Inter e Juventus perdevano, le attenzioni erano sempre in qualche modo per loro. Riuscivano a metabolizzare tutte le critiche, anche quelle più feroci, e a trasformarle in carica positiva. Merito ovviamente di società organizzate nei minimi particolari. A Napoli e Roma invece, anche il minimo problema diventa qualcosa di insormontabile. A volte manca serenità di giudizio e il giusto atteggiamento nel recepire critiche e consigli. Si vive di più alla giornata”.

Napoli-Lazio è anche De Laurentiis contro Lotito.

“Due personaggi incredibili del calcio italiano. Qualcuno dice che sono molto diversi, io trovo che siano molto simili. Spendono poco entrambi (ride n.d.r.), forse hanno capito che contro questa Juve c’è poco da fare”.

Chi arriva in finale?

“Il Napoli, ne sono convinto”.

L’intervista si chiude così. Ma qualcosa ci dice che forse, nell’ultima risposta, c’è qualcosa di molto napoletano nel personaggio Galeazzi…

Vincenzo Balzano

Twitter: @VinBalzano

 

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