La Roma fatica all’Olimpico, gli azzurri timorosi in trasferta: due squadre unite nella loro discontinuità

La Roma non vince in casa dal 30 novembre scorso (4-2 sull’Inter), il Napoli non lo fa in trasferta dal 1 febbraio (1-2 sul Chievo). Due squadre partite entrambe con piani ambiziosi e un’idea in testa, lo scudetto, e che si trovano ora in difficoltà. Per motivi diversi, problemi differenti, ma unite da un fattore caratterizzante l’intera loro stagione: la discontinuità.

“X” GIALLOROSSA – Gli uomini di Garcia avevano cominciato bene con cinque vittorie su cinque e tanti punti nelle prime 13 giornate. Poi la maledizione Olimpico e l’incubo pareggite – 11, solo Samp (12) ed Empoli (15) ne hanno collezionati di più -, 9 nelle ultime 14 partite (tre vittorie e una sconfitta a completare). Il 22 marzo, l’ultima gara prima della sosta, un piccolo segnale, i tre punti contro il Cesena. Tre punti che mancavano dall’8 febbraio.

ALTALENA AZZURRA – Diverso percorso per i partenopei che partirono malissimo a settembre. L’illusione alla prima giornata a Genova contro i rossoblu. Poi la miseria di 4 punti nelle successive 4 gare. Quindi ancora risultati ad intermittenza. Grandi vittorie (6-2 col Verona, 2-0 con la stessa Roma, 0-1 a Firenze), alternate con modesti pareggi in casa e alcune sconfitte pesanti. L’inizio del 2015 sembrava far presupporre un Napoli diverso. Dopo la conquista della Supercoppa a fine dicembre, ed escludendo la caduta in casa con la Juve, un susseguirsi di ottime prestazioni e quella quadratura quasi trovata. E tutto questo coincideva con la crisi della Roma. Solo un’illusione. Palermo, Torino, Verona. Tre batoste in trasferta, completate con i deludenti pareggi casalinghi con Atalanta e Inter. Sforzi inutili, la Roma è sempre lì, a + 6. E come se non bastasse riecco Lazio e Samp. Di nuovo sopra.

SCOSSA AL CAMPIONATO – Quella con la Roma è una partita importante, ma vale sempre tre punti. Non carichiamola troppo”, ha detto Gabbiadini negli scorsi giorni. “Che è una partita importante siamo d’accordo. Ma di qui alla fine abbiamo tante partite che si possono vincere, bisogna fare bene in questi due mesi”, ha ribadito ieri in conferenza Benitez. Ci sta smorzare le pressioni, ci sta diminuire le attenzioni. Gli azzurri sanno che la posta in gioco è alta, ma non nascondiamoci, questa gara non vale solo tre punti, ma molto di più: un segnale forte al campionato. Vincere non significherebbe solo andare a -3 dalla diretta concorrente al secondo (e terzo) posto, ma anche far sapere che il Napoli è tornato.

@AndreaGagliotti

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