Il peso dell’Olimpico sulle spalle di un azzurro: cuore, testa e gambe illuminano Benitez

La metamorfosi del Napoli trova conferma nella gara dell’Olimpico, in cui gli azzurri mostrano il manto opposto rispetto a quello della gara d’andata. La prestazione contro i giallorossi nella prima fase del campionato resta tra le migliori della gestione Benitez, diversamente da quanto accaduto nel sabato Santo sotto il cielo di Roma. Non male il Napoli della ripresa, più cattivo e lucido a fronte della prima frazione di gioco, in cui subisce e sbaglia clamorosamente. Fuori il capitano, che lascia il posto a De Guzman, ma non manca l’apporto del vero leader partenopeo: Gonzalo Higuain. L’argentino, nonostante le ripetute amnesie dei compagni, lotta a centrocampo e prova a prendere palla, ma la fantasia non gli restituisce certo il pomeriggio migliore.

CUORE AZZURRO – Mutano i protagonisti nei secondi 45’ di gioco, con Mertens che si accende e trascina la squadra verso numerosi tentativi di ribalta. Il belga, reduce dalla convocazione in nazionale, mette in mostra ancora una volta l’impeccabile forma fisica dell’ultimo periodo. Non è solo gambe e fiato, nelle sue giocate la caparbia e tanto cuore, che illuminano le falcate azzurre e spaventano la difesa avversaria. A lui i pochi applausi nell’amara sconfitta romana, in campo per l’intera gara. Rafa non può chiamarlo in panchina, a farne le spese sono infatti gli altri tre compagni di reparto: da Callejon a De Guzman, passando per il Pipita, che si spegne e rassegna ma lascia trasparire rabbia e delusione da bordocampo.

LEADER – Il folletto belga, sotto la pressione del rientro dell’ormai recuperato Lorenzo Insigne, impegna ripetutamente l’ex De Sanctis, che si inventa uscite e parate degne dei migliori portieri europei. Tre le clamorose occasioni condotte dall’attaccante azzurro, dal limite a pochi passi dalla porta. Due le palle servite al nuovo entrato Gabbiadini che spreca però ripetutamente. Quelle spalle piccole, ma grandi abbastanza per poter trainare il peso di una gara che per giorni ha scaldato i due ambienti. La fortuna, stavolta, non è stata dalla sua parte, ma la vera certezza Rafa stasera può raccoglierla dal prato di quell’Olimpico: guai a farlo rifiatare ripetutamente nell’insidioso e asfissiante tour del force dell’ultimo mese azzurro.

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » Il peso dell’Olimpico sulle spalle di un azzurro: cuore, testa e gambe illuminano Benitez

Impostazioni privacy