Mezzogiorno di fuoco all’Olimpico: Roma-Napoli vale una stagione, Benitez se la gioca così

E’ una di quelle partite per le quali la tensione sale ora dopo ora. Ventiquattr’ore ancora, e sarà Roma-Napoli: il lunch match del sabato santo può segnare, nel bene o nel male, il campionato del Napoli. Espugnare l’Olimpico significherebbe rilanciarsi in maniera prepotente in zona Champions League, in caso contrario raggiungere il traguardo dipenderebbe soprattutto dall’andamento di chi precede gli azzurri in classifica.

PRESSIONE – Ma il Napoli ha ancora un pezzo di destino nelle sue mani, e lo metterà in gioco domani, in quello che si annuncia un mezzogiorno di fuoco: il plot with in the plot di shakespeariana memoria mette di fronte anche due allenatori come Benitez e Garcia, le cui scelte somiglieranno per forza di cose a una partita a scacchi. Chi sbaglierà la prima mossa, potrebbe pentirsene amaramente. E proprio per questo le riflessioni con il cuscino, da parte del tecnico spagnolo, saranno quanto mai approfondite. Si prenderà tutto il tempo possibile Benitez, la posta in palio è troppo alta.

I DUBBI – Andujar tra i pali, in difesa la linea a quattro sarà composta con ogni probabilità da Ghoulam a sinistra, Albiol e Koulibaly al centro, Maggio a destra. Gargano e Lopez davanti la difesa ad arginare le offensive giallorosse e provare a capovolgere la manovra; due le ipotesi per la linea a tre dietro Higuain: Mertens, Hamsik e Callejon; oppure de Guzman, Hamsik e Gabbiadini. Difficile ipotizzare un impiego contemporaneo di Mertens e Gabbiadini. Uno dei due sarà l’arma da usare insieme a Lorenzo Insigne a partita in corso, qualora ce ne fosse bisogno.

Vincenzo Balzano

Twitter: @ VinBalzano

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