Decibel Bellini e il Napoli nel destino: “Ho iniziato per caso e fu subito un 3-1 alla Juve. Da allora non mi sono mai fermato”

La sua voce ormai accompagna tutte le partite del Napoli da quasi cinque anni a questa parte. Il suo tono coinvolgente ha conquistato il San Paolo ed ogni volta che annuncia un gol lo stadio di Fuorigrotta comincia a tremare. E’ la storia di Daniele Bellini, in arte Decibel Bellini, soprannome affibiatogli da un collega per la coincidenza delle sue iniziali (D.B.) con il simbolo dell’unità sonora (Decibel) appunto.

Si racconta ai microfoni di Repubblica.it e rivela la sua storia davvero particolare: “Ho mosso i primi passi in una piccola radio locale di Somma vesuviana, grazie ad un conoscente di mio padre. Avevo 13 anni, la mattina andavo a scuola e il pomeriggio in studio. Ho continuato così fino ai 18 anni. Poi è arrivato il primo contratto da professionista e ho capito che quello che consideravo un gioco era diventato il mio lavoro”. 

Prosegue poi raccontando di come è arrivato casualmente a diventare lo speaker del San Paolo: “Era il marzo del 2010. Un collega mi ha chiesto di sostituirlo per un paio di partite, il tempo di risolvere alcuni problemi. La prima domenica, il Napoli ha affrontato la Juve in un San Paolo strapieno. Ho preso il microfono tremando… Poi gli azzurri hanno vinto 3-1 ed è esplosa un’emozione incredibile”.

C’è tempo anche per carpire alcuni dei suoi segreti professionali e rivelare alcuni particolari del suo rapporto con lo stadio e i giocatori azzurri: “Non so perchè sono stato scelto, forse la voce, il tono, la passione che metto in campo. L’urlo in un certo modo e l’annuncio in un certo modo col tempo sono diventati veri e propri standard. Io non vedo la partita, la vivo. Anche perché sono a un metro dalla panchina. Sapere esattamente quando lo stadio spinge o fischia per contrastare l’avversario, lo stadio ti dà una grande energia, è un privilegio fare questo mestiere. Con i giocatori azzurri ho un bel rapporto, una volta dissi ad Inler prima di una partita che avrebbe segnato, fece una doppietta e mi venne ad abbracciare, fu un’emozione indescrivibile”. 

Infine parla anche della sua vita privata e dispensa dei preziosi consigli a chi vuole intraprendere la sua stessa carriera: “Mi piace viaggiare, ho lanciato sulla mia pagina Youtube un progetto che si chiama “Go decibel”. Ora però giro un po’ di meno, sto per diventare papà di una bimba. Per intraprendere una professione come la mia bisogna tenere sempre le “antenne” aperte, prendere le occasioni al volo, questa è la chiave del successo. Io non avrei mai immaginato di ricoprire questo ruolo, e questo fa capire quanto la vita ti sorprenda”.

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