Da Diego a Giulietta è na…, da Gianello a Bordin: quante storie in Verona-Napoli, una partita diversa dalle altre

Non sarà mai una partita come le altre. Magari non varrà match scudetti o finali di coppe, ma tra Verona e Napoli è molto più di una partita di calcio. Non fosse altro che per i tanti napoletani che vivono in Veneto e che vedono nel Napoli un motivo di vanto, proprio lì, dove devono fare spesso i conti con retaggi culturali antimeridionalisti.

IN PRINCIPIO FU DIEGO – Come non ricordarlo. Fu il suo debutto in campionato: la prima volta di Maradona in Serie A fu proprio al Bentegodi, il 16 settembre 1984. Contro quel Verona che a fine stagione avrebbe vinto lo scudetto; finì 2-1 per gli scaligeri, il calcio italiano aveva abbracciato per la prima volta il giocatore più forte di tutti i tempi. Ma anche Diego capì che nulla sarebbe stato facile nel nostro campionato: la marcatura di Briegel fu asfissiante, le sue leve lunghe e i polpacci che sembravano marmo furono un osso duro per il riccioluto numero 10 azzurro. Perchè Briegel non si faceva problemi: pallone o caviglie, era la stessa cosa per lui.

TRA STRISCIONI ED EX – Verona-Napoli è anche la storia dello striscione più bello di sempre, quello esposto al San Paolo nel 1997 in risposta ai soliti cori di stampo razziali che si sentono ogni qual volta gli azzurri mettono piede al Bentegodi. “La storia ha voluto: Giulietta è una zoccola, Romeo un cornuto”: uno striscione che ha ispirato persino la raccolta di Cristiano Militello, che ha chiamato il suo libro proprio con le parole dello striscione. Poi ci sono gli ex, come Matteo Gianello, veronese doc nato a pochi passi dallo stadio Bentegodi, che nel 2007 fu autore di una prova superlativa a Verona, con il Napoli che vinse 3-1 mettendo un’ipoteca sulla promozione in serie A, grazie anche alle sue magnifiche parate. E ancora Roberto Bordin, che è l’allenatore in seconda di Mandorlini, e che da giocatore è stato capitano del Napoli tra il ’93 e il ’96; per finire con il ds del Verona, Sean Sogliano, che in azzurro c’è stato una sola stagione, con ricordi tutt’altro che buoni: 2003-2004, fu l’ultima prima del fallimento.

Vincenzo Balzano

Twitter: @VinBalzano

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