Parata di stelle domenica al “San Paolo”, da Mancini a Benitez il duello tra big parte dalla panchina

Continua senza sosta l’ennesima ricca settimana in casa Napoli, con la semifinale di andata di Coppa Italia contro la Lazio ormai alle spalle ed un altro big match che si avvicina. Domenica arriverà al “San Paolo” l’Inter, per la terza volta in questa stagione. Il bilancio sorride senza dubbio Higuain e soci: pari rocambolesco a San Siro, vittoria di misura ma più che meritata in Coppa Italia, che porta la firma all’ultimo respiro proprio del fuoriclasse argentino. Una notte d’altri tempi, una gara da sempre sentitissima e che metterà di fronte una serie di eccellenza del calcio italiano e mondiale, che si sfideranno per conquistare tre punti d’oro per la classifica.

LEADER IN PANCHINA. Si parte dalla panchina e da coloro che hanno l’onere e l’onore di guidare i propri undici. Si tratta di Rafa Benitez e Roberto Mancini, due allenatori completamente diversi nel modo di interpretare il calcio ma accomunati da una grande esperienza internazionale e da un temperamento pacato ma deciso. Don Rafè, come lo chiamano i supporter azzurri, è alla seconda stagione all’ombra del Vesuvio: all’attivo una Coppa Italia ed una Supercoppa, insieme ad un terzo posto in classifica lo scorso anno. Per il momento, semifinale di Coppa, ottavi di Europa League e terzo posto ancora in campionato, a quattro lunghezze dalla Roma seconda. Situazione diversa per Mancini, subentrato in casa Inter al posto di Mazzarri solo a novembre. Da allora una rivoluzione silente, con tantissimi acquisti di lusso: da Brozovic a Shaqiri su tutti, dando smalto e qualità ad una rosa riproiettata verso un piazzamento d’Europa. Per Benitez conferme ed ancora qualche prestazione intermettente: il Napoli è capace di vincere e convincere contro la Juventus, per poi arrendersi contro il Torino.

IL SAVOIR FAIRE. Grande esperienza internazionale per i due allenatori ed il callo anche in serie A: più arguto e tecnico Mancini, integralista ed ormai italianizzato Benitez. Nonostante le grandi differenze in campo e come impostazione al calcio moderno però, sono accomunati da una savoir faire come pochi: toni sempre pacati ma decisi, così come l’atteggiamento con la squadra e la società. Due tecnici che non si fanno dire ciò che devono fare, pronti ad emergere in due ambienti caldi come quelli di Milano sponda nerazzurra e Napoli e che hanno un peso specifico importante sul mercato, portando in forza al proprio club numerosi campioni con una sola telefonata. Non è un caso se Mancini è stato spesso accostato ai partenopei e Benitez è stato l’ex tecnico dell’allora presidente Moratti. Destini diversi che a volte si sono incrociati e che domenica lo faranno ancora.

LE MOTIVAZIONI AL “SAN PAOLO”. Domenica al “San Paolo” sarà gara vera: l’Inter vorrà riscattarsi in un match point importante lontano dalle mura amiche per rilanciarsi in classifica e guadagnare terreno proprio a discapito degli azzurri, il Napoli dal suo canto non può sbagliare per distanziare le inseguitrici e cercare di accorciare proprio nei confronti della Roma seconda in classifica. Insomma, una gara aperta a qualunque tipo di risutlato con tantissimi campioni in campo: da Icardi ad Higuain, da Callejon e Mertens fino a Kovacic, Handanovic e Podolski fino agli ex Campagnaro e Gargano, lo spettacolo è assicurato. Ma le vere eccellenze partono dalla panchina: chi sarà il migliore lo deciderà solo il campo ma soprattutto la classifica di fine maggio.

Alessia Bartiromo
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