Ventisette minuti di classe e astuzia, Napoli risolutivo nella notte di Trebisonda

Rapida e indolore, arriva così la vittoria del Napoli sotto il cielo gelido di Trebisonda. Il nastro del successo lo si taglia dopo appena 27’ di gioco, complice una prestazione degna di nota e un rivale non proprio all’altezza degli azzurri. Gli uomini di Benitez ipotecano la qualificazione in attesa di ospitare i turchi al San Paolo. Sarà una passeggiata quella di Fuorigrotta, così come lo è stato il primo tempo della trasferta valida per i sedicesimi di Europa League.

VALZER DI FENOMENI – Apre le danze Henrique, che prende il posto di Maggio e torna in campo in veste di terzino destro. Sfiora il vantaggio a pochi minuti dal fischio di inizio, lo concretizza quando il cronometro segna appena 6’. A seguire la meraviglia di Higuain, ai massimi livelli di intesa con Manolo Gabbiadini: azione da fuoriclasse del bergamasco, che ruba il tempo agli avversari e scappa in area di rigore. Assist al bacio per il Pipita, che non spreca sotto porta e confeziona il raddoppio. Esulta poco Gonzalo, non lo fa vistosamente, ma non ci pensa due volte a ringraziare il compagno per quel gesto tecnico degno dell’ambiente che l’ha accolto da poco più di un mese. È lui il vero protagonista della gara, all’esordio ufficiale in Europa. La scelta di riservargli una maglia da titolare, lasciando in panca Callejon, è stata ricambiata con una prestazione incredibile dall’ex Samp. Ci mette la doppia firma Manolo, trasformandosi da assist man a bomber: primo gol in Europa, quarto di fila nelle ultime quattro gare ufficiali del suo nuovo Napoli. Fantasioso, impeccabile, delizioso. Segna e lo fa anche bene. È un tripudio di belle emozioni, in un attacco che torna a far faville dopo l’amara sconfitta di Palermo.

CAMBIO D’ABITO – Il Napoli in versione turca veste tutt’altri panni di quelli di San Valentino. Indossa il suo abito migliore e ruggisce dalla prima buona occasione. Concreto e pragmatico. Fortunato sì, ma anche intelligente e maturo. Tre colpi di classe bastano a chiudere i conti in poco meno di mezz’ora, consapevoli di poter gestire il risultato e tenere a riposo polpacci e polmoni. Nessuno sforzo, nessun rischio: è un Napoli che torna inaspettatamente grande, seppur contro un Trabzonspor forse non proprio nella sua serata migliore. Sbagliato sminuire l’avversario, così come esaltare incredibilmente una vittoria scritta in anticipo, troppo facile con Manolo e Gonzalo in campo. Sembrava esser partito in salita il tour de force di febbraio, ma gli azzurri guadagnano metri e spianano la strada.

Ininfluente il gol di Duvan, così come il rigore sbagliato da Mertens, che non brilla nemmeno in quella che avrebbe potuto trasformarsi nella notte perfetta. Mentre a salvarsi, tra i turchi all’ Huseyn Avni Aker, restano solo i 22mila presenti sugli spalti, protagonisti dell’ennesimo sessantunesimo minuto di patriottismo.

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