Le incertezze di Rafael aprono al ballottaggio con Andujar, il momento del brasiliano però non deve ingannare

Ad inizio stagione, con l’approdo di Pepe Reina al Bayern Monaco, i tifosi napoletani erano preoccupati non solo per la mancanza di un leader nella rosa di Benitez ma anche per il destino della porta azzurra, nelle mani e nei guantoni del giovane Rafael. Ottimismo e tranquillità però regnavano all’ombra del Vesuvio, in ricordo delle ottime prestazioni del brasiliano prima del tremendo infortunio al ginocchio contro lo Swansea in Europa League, in una delle sue migliori partite, che lo tenne fuori dai campi da gioco per tutta la seconda metà della stagione scorsa.

LA CONCORRENZA CON ANDUJAR Le prestazioni del brasiliano ad inzio campionato però non sono state convincenti ed il susseguirsi delle sue incertezze ha minato la fiducia in se stesso, in antitesi con l’ottimo momento che sta vivendo la squadra partenopeaAlla crescita dei dubbi dei tifosi hanno contribuito sicuramente le ottime prestazioni di Andujar in Coppa Italia contro Udinese ed Inter. Il portiere argentino ha dimostrato di avere sicurezza e la stoffa fa leader, dando fiducia ad un reparto, quello difensivo, che soffre troppo spesso di amnesie inspiegabili.

GESTIONE DELLA PRESSIONE Di sicuro Rafael ha delle attenuanti importanti: sulle sue spalle grava il peso di un’eredità forte come quella di un portiere esperto come Reina, la responsabilità di un investimento importante, operato all’epoca dalla società azzurra per strapparlo alla concorrenza e, soprattutto, la pressione del “San Paolo” che fa tremare le gambe a tutti per le grandi ambizioni di una piazza e di un club che vuole arrivare sempre più lontano.

EROE DIMENTICATO Si sa che la memoria ed il calcio non vanno propriamente d’accordo ma, è proprio nei momenti di difficoltà come quelli che sta attraversando Rafael che è bene ricordare anche le sue prodezze. Nella partita di Supercoppa a Doha è stato decisivo con le sue parate durante la lotteria dei calci di rigore, contribuendo alla conquista di un trofeo importante e soprattutto alla fondamentale iniezione di fiducia derivante da quella sfida che ha svoltato la stagione degli azzurri. Per un errore commesso poi, ci sono tanti spiragli positivi: anche domenica contro l’Udinese, è stato autore del pasticcio difensivo a metà con Britos che ha propiziato la rete di Thereau ma ha salvato più volte il risultato, opponendosi con ottima scelta di tempo ad un velenoso fendente dell’ottimo Allan.

Il calcio però è fatto di momenti: basta poco, una scintilla, una parata importante per poter cambiare le cose e ritornare ad essere quel portiere sicuro e talentuoso che lo scorso anno non faceva rimpiangere le assenze di Reina. Ben lo sa il Napoli che gli rinnova costantemente la sua fiducia, idem i tifosi ed anche lo stesso Rafael: il futuro in ascesa degli azzurri passa anche per le prestazioni del brasiliano.

Renato Natella

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