Napoli, finalment è turnat a’ cazzimm!

Alessandro Siani in uno dei suoi primi spettacoli teatrali, spiegava in questo modo il vocabolo “cazzimma” a coloro che non erano campani: “Che cosa è la cazzimma? Non te lo voglio dire. Chest’ è a’ cazzimm!”. Ebbene, questa definizione – che ce ne voglia l’attore – andava bene fino a ieri, perché alle 22:30 circa di mercoledì 4 Febbraio, Higuain ha riscritto il valore di questa tanto affascinante parola.

Con quale aggettivo, infatti, si può descrivere un successo come quello vissuto la scorsa serata e con quale aggettivo si può rappresentare lo sgarbo enorme fatto ad un Inter di Mancini sempre più rivolta verso il fondo di una crisi? Gli azzurri, non solo, sono stati cinici, ma sono stati anche cattivi nel modo con cui hanno presentato il conto agli avversari. Una partita equilibrata, fatta di azioni da una parte e dall’altra, uno spot per il calcio italiano – DeLa dixit –  che si è concluso con la migliore di tutte le beffe.

La rete con assist su fallo laterale è una umiliazione per chi la subisce. E’ un vero e proprio autogol della difesa ed oggi il buon Ranocchia starà ancora vedendo l’ombra del Pipita che gli sfugge davanti e insacca il pallone alle spalle di Carrizo. L’errore nel calcio è un fattore da considerare fondamentale, proprio come la mentalità, quella che il Napoli sta dimostrando di aver cambiato.

Sempre collegandoci alla definizione di cazzimma, ritornano in mente quelle lunghe conferenze stampa di ottobre e novembre, in cui Benitez ogni volta stimolava il gruppo a ritrovare l’elemento cinico che in un certo modo, potesse consentire il cambio di marcia. Se la vittoria di Doha è stata l’inizio, ieri è arrivata la conferma. Gli azzurri sono ritornati ad essere cattivi e spietati sul campo e non lasciano nulla a nessuno. 

Anche le partite contro Genoa e Chievo ne sono la dimostrazione. In nessuna delle gare di inizio 2015 si è vista una formazione brillante sotto tutti i punti di vista, ma in tutte le sfide è sceso in campo un gruppo che ha un unico obiettivo comune: il successo. Più che la costanza di Higuain, più che i due nuovi ottimi acquisti, è il cambio di mentalità che può portare a ben sperare i tifosi partenopei.

Alle porte c’è un’altra grande impresa ed un altro grande sgarbo da compiere. Sono soltanto quattro i punti che dividono Benitez da Garcia. La Roma aveva ben 11 lunghezze di distanza dopo la debacle del Napoli contro il Milan a San Siro. Il secondo posto è oramai l’obiettivo dichiarato e declamato e la crisi dei giallorossi non può che aiutare.

Il fattore psicologico ora è tutto dei partenopei che sono in rapida ascesa. Mancano 17 partite al traguardo e tutto può succedere. La continuità deve diventare ora il pane quotidiano degli azzurri, sia in campionato sia in Coppa. E poi, chissà se a giugno, si potrà nuovamente scrivere un’altra definizione di cazzimma, una parola che potrebbero iniziare a capire anche da Roma in su.

Gennaro Sgambati

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