Rafael, ancora un’incertezza che poteva costar caro. Ora il brasiliano ha quattro mesi per convincere gli scettici

E quando sembrava essersi messo alle spalle le incertezze, eccone un’altra: traversone innocuo di Hetemaj dalla destra, uscita kamikaze, palla che sbatte sulla pancia di Britos ed entra in porta per l’ 1 a 1. Rafael ci è ricascato. Accolto a Napoli tra lo scetticismo generale nel luglio 2013 , dopo aver fatto da secondo a Pepe Reina e aver superato il grave infortunio patito contro lo Swansea a febbraio dello scorso anno, il brasiliano quest’anno è stato scelto da Rafa Benitez come titolare della porta azzurra. Compito arduo far dimenticare al popolo azzurro uno degli “idoli” incontrastati del San Paolo come Pepe, ma è la sorte dei numeri uno.

L’INIZIO – Una prima parte di stagione difficile quella del brasiliano, caratterizzata da più di un incertezza che è costata diversi punti al Napoli, soprattutto in casa come nelle gare con il Cagliari e il Palermo che hanno scatenato aspre critiche nei confronti del portiere. Accusato soprattutto per la mancanza di autorevolezza e per quella incertezze palesate in più occasioni, Rafael ha continuato a lavorare in silenzio, cercando di far ricredere quelli che lo additavano di non essere all’altezza di una squadra con ambizioni da Champions.

LA CONSAPEVOLEZZA – Incertezze che sembravano essersi dissolte dopo la finale di Supercoppa italiana vinta a Doha contro la Juventus,  protagonista assoluto della gara col rigore decisivo parato su Padoin, e con le buone prestazioni offerte soprattutto nelle gare con Lazio e Genoa dopo le quali ha dichiarato: “La vita è una ruota, prima le cose andavano male e venivo pesantemente criticato ora, invece, sono uno dei calciatori più osannati. Io posso solo dire che ho sempre lavorato e lavorerò sempre. Le critiche non mi hanno mai scalfito, sono sempre andato avanti per la mia strada. Purtroppo abbiamo perso troppi punti in campionato ma ora ci stiamo riprendendo. Dipenderà tutto da noi”. Parole di chi è convinto di avere il destino nelle sue mani.

IL FUTURO – L’ennesima incertezza di ieri contro il Chievo ha confermato dunque che il futuro di Rafael è ancora tutto da scrivere. Per questa stagione si va avanti così, con il brasiliano titolare in campionato ed Europa League, e probabilmente Andujar titolare in Coppa Italia (la partita con l’Udinese è più di un indizio, che attende solo la conferma di mercoledì con l’Inter). Poi in estate si vedrà: se Rafael dimostrerà, in questi mesi fino al termine della stagione, di poter essere un portiere da Napoli, la sua riconferma sarà certa. Altrimenti bisognerà intervenire sul mercato.

Di Carlo Tomasino

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