In un “San Paolo” freddo e piovoso risuonano ancora le note di “Napule è”…

Una promessa è sempre una promessa. Inossidabile, inappuntabile, imperitura. Quando l’11 gennaio, in occasione di Napoli-Juventus il presidente De Laurentiis ha regalato la maglia numero 19 al fratello di Pino Daniele, Nello, davanti agli occhi di 50.000 commossi tifosi al “San Paolo”, qualcosa è stato sancito. Un patto tacito tra una squadra, una città ed una famiglia che le ha sempre rappresentate, per un giusto tributo che durerà nel tempo.

Quella notte “Napule è” risuonò in un misto di commozione e rabbia per aver perso troppo presto uno dei maggiori rappresentanti della napoletanità sana, quella vera e bella, in giro per il Mondo, non solo in tutta Italia. Ed anche ieri, prima del fischio d’inizio del match di Coppa Italia contro l’Udinese, la promessa è stata mantenuta: le bellissime note del capolavoro di Pino Daniele accompagnano ancora l’ingresso in campo delle squadre, blindando così un legame indissolubile nel segno di Napoli e del Napoli. Nel segno di Pino.

Alessia Bartiromo

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