Con la Lazio rebus sulla sinistra. Strinic è pronto, ma Benitez riflette

Una defezione dopo l’altra e per la fascia mancina si contano i superstiti. Alla lungodegenza di Zuniga e alla partenza di Ghoulam direzione Coppa d’Africa si è aggiunta la squalifica di Britos, giallo nella sfida contro la Juventus, niente Lazio, niente scontro diretto per il terzo posto all‘Olimpico per l’uruguaiano, che contro i bianconeri non ha di certo demeritato.

Tempo di scelte – La soluzione per Rafa Benitez in apparenza si pone ovvia, scontata, ma la realtà non è proprio così limpida. L’acquisto di Ivan Strinic poggia le proprie basi anche sull’annunciata emergenza sull’out mancino nei primi mesi del 2015. La sfida del lunch match di domenica è un impegno da preparare minuziosamente, la squadra di Pioli è senza timore di smentita una delle realtà più in palla dell’intera Serie A, il primo tempo nel derby di domenica scorsa è un monito per il tecnico spagnolo che non lascerà nulla al caso. L’esterno croato ha recuperato ampiamente dai piccoli acciacchi al costato paventati al suo approdo in azzurro. Il ritmo partita non è dei migliori, ed un battesimo del fuoco non è sempre l’ideale. Inoltre contro un collettivo che gioca a memoria come quello biancoceleste l’alchimia della retroguardia sarà essenziale, giusto che l’ormai celebre cuscino dell’allenatore ex Liverpool, Chelsea e Valencia scandagli ogni opzione, ogni variazione in grado di garantire il massimo risultato.

Pronta l’alternativa – 
Le alternative, come nel quadro già citato, non sono moltissime, l’opzione Giandomenico Mesto, che proprio con Benitez ha dimostrato di rendere su entrambe le fasce – in particolare nella scorsa stagione – rappresenta l’altra opzione a dispetto del croato. La marcia di avvicinamento al big match di domenica prosegue, con un dilemma mancino da sciogliere.

Edoardo Brancaccio

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