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Photogallery – Juve e Napoli, l’esercito degli ex, storie di tradimenti e di amori mai sbocciati

DINO ZOFF - Il Napoli lo acquistò dal Mantova nel 1967, rimase in azzurro fino al '72 (143 presenze), quando lo prese la Juve, dove divenne uno dei più forti portieri italiani (con i bianconeri 330 presenze e tanti record battuti). Si ritirò all'età di 41 anni.more
OMAR SIVORI - El Cabezon ha fatto la storia della Juve (dal 1957 al '65, 215 presenze 135 reti) per poi passare al Napoli nel 1965 assieme con Altafini, formando una coppia strepitosa. A Napoli rimase fino al '68 (63 presenze e 12 gol) lasciando un grosso rimpianto per non aver dato ciò che tutti si aspettavano, compreso il tanto agognato scudetto che in molti aspettavano.more
JOSE' ALTAFINI - Assieme a Zoff, anche Altafini finì alla Juve, dopo essere stato azzurro al 1965 al '72 (180 presenze, 71 reti). Con i bianconeri giocò fino al '76 (74 presenze, 25 reti). Per i napoletani è "core n'grato" per un gol agli azzurri quando vestiva la maglia della Juve, segnatura che estromise di fatto il Napoli dai giochi per lo scudetto.more
PIETRO CARMIGNANI - Nell'operazione Zoff, la Juve girò al Napoli Carmignani, che vi rimase fino al '77 (144 presenze). Con la Juve gioco soltanto nella stagione '71-72, collezionando 25 presenze.
MASIMO MAURO - Dall'85 all'89 con la maglia bianconera collezionò 102 presenze e 3 reti, passò al Napoli dove vi rimase fino al '93, avendo l'onere e l'onore di essere l'ombra di Diego in alcuni frangenti, in altre occasioni l'uomo d'esperienza su cui puntare (64 presenze e 2 reti in maglia azzurra).more
LUCA FUSI - Frangiflutti del centrocampo, giocò in maglia a azzurra dal 1988 al '90 (60 presenze e 2 reti). Alla Juve ci finì dal '94 al 96, collezionando soltanto 20 presenze. Calciature utilissimo, classico uomo di centrocampo dal lavoro oscuro.more
MICHELE PADOVANO - A Napoli solo per una stagione, anno '91-92 (27 presenze e 7 reti) Alla Juve ci andò da calciatore affermato, dal '95 al '97, collezionando 42 gettoni e 12 gol. Ha spesso fallito i grandi appuntamenti, non riuscendo mai ad essere un attaccante affidabile.more
CIRO FERRARA - Il cuore di Napoli, dieci anni in azzurro (dall'84 al '94, 247 presenze e 12 gol) lasciò tutti di stucco quando, per problemi societari legati ad una scellerata gestione post-maradoniana, dovette andare alla Juve per incassare il denaro utile per non far "chiudere bottega" al Napoli. Alla Juve conquisterà tutto, giocando 253 volte e segnando 15 reti. Ora aspetta di sbocciare anche come allenatore, dove non è ancora riuscito ad affermarsi nonostante le occasioni, una persa proprio con il treno-Juventus.more
PAOLO DI CANIO - Alla Juve dal '90 al '93 (78 gettoni e 6 reti) tentò la fortuna col Napoli (nella stagione '93-94, 26 presenze e 5 reti) si imbarcò verso altri orizzonti, che lo avrebbero portato a girare il mondo e a riscuotere consensi. more
NICOLA AMORUSO - Alla Juve dal '96 al '99 (53 presenze e 9 reti) non riuscendo mai a lasciare il segno. In azzurro giocò nella stagione 200-01 riuscendo a realizzare 10 reti in 30 gettoni. Il ritorno in bianconero nell'anno successivo (9 presenze senza mai segnare) confermarono un'idiosincrasia juventina che coincise con la scelta di girarlo in prestito a diverse squadre, senza mai riuscire a convincere un grande club a concedergli l'ennesima opportunità. more
SALVATORE FRESI - A Napoli per una stagione, quella zemaniana in cui il ruolo di libero era fondamentale. 23 presenze e 1 rete in maglia azzurra non bastarono per farlo riconfermare (anche perché Zeman fu il primo ad essere messo alla porta, pertanto il progetto arenò). Alla Juve c'è stato dal 2002 al '04, giocando soltanto 9 volte, segnando una rete. Ha subito un'ascesa troppo breve, forse dovuta al cambiamento tattico che, in quegli anni, era in corso, ed il ruolo di libero fu uno dei primi ad essere messo in discussione. more
FABIO PECCHIA - A Napoli per due volte: al debutto in A dal '93 al '97 (125 presenze e 15 reti), poi lo "scippo juventino", dove vi giocò solo per una stagione ('97-98, 21 presenze ed 1 gol). Motorino di centrocampo, cento polmoni ma nessuna fortuna per sfondare definitivamente. Il ritorno nel 2000 (27 presenze e 6 reti) fu condizionato dalla retrocessione in B, ed il Bologna lo acquistò per cercare di farne un leader. Si prese definitivamente nelle squadre minori, lasciando l'amaro in bocca per aver perso il treno del grande calcio. more
MANUELE BLASI - Altro girovago di proprietà juventina, ha trascorso la carriera in funzione dei prestiti. Con la Juve collezionerà 40 presenze in 3 anni, dal 2003 al 2006. In azzurro ci arriva assieme all'altro bianconero Zalayeta, giocando una buona prima stagione, finendo poi, man mano, nel dimenticatoio. Anche il Napoli lo darà in prestito (al Palermo), cedendolo definitivamente nel 2011 (totale in azzurro 61 presenze). Irascibile e rissoso, ha sofferto spesso la sindrome del "cartellino" che ne ha spesso condizionato le prestazioni.more
MARCELO ZALAYETA - El Panteron, alla Juve ci è tornato pe tre volte, dopo i vari giri in prestito. In totale ha collezionato 101 presenze e 16 reti, tra il 97 ed il 2007. A Napoli c'è rimasto per due stagioni (dal 2007 al '09, 49 presenze e 12 reti). Classico attaccante di peso, un po' lento, ma abile negli spazi stretti e a fare da sponda per gli inserimenti. more
FABIO QUAGLIARELLA - Volendo esagerare con i termini, diremmo "l'ultimo traditore", anche se il tempo e i successi hanno un po' cancellato quell'astio iniziale. Resta sempre una delusione vederlo lontano dalla squadra della sua regione, ma il calcio è così, in barba ai sentimentalismi. In azzurro ha giocato nella stagione 2009-10 giocando per 34 gare e mettendo a segno 11 gol. Lo "sgarro" col passaggio alla Juve, dove dal 2010 ad oggi ha collezionato 73 presenze con 23 reti all'attivo. Con la speranza che fino a domenica notte rimangano tali...more

Che non ci sia mai stato feeling tra napoletani e juventini, questo è risaputo. Ma la cosa sembra circoscritta alle tifoserie, basti pensare ai tanti nomi che, negli anni, si sono avvicendati in entrambi le compagini, alimentando ancora di più l’impeto dell’odio sportivo, contestando o accettando mal volentieri l’arrivo di un elemento che ha militato nella rispettiva “acerrima nemica“.

Dagli anni ’60 ad oggi, gli “oltraggi” sono stati tanti, a cominciare da Zoff e Altafini, a braccetto finiti alla Juventus, al “tradimento” di Sivori che, per ripicca, accettò l’idea di venire a fare il “pascià” all’ombra del Vesuvio, passando per i più recenti addii di Ferrara, di Cannavaro (che dolore per i napoletani vederlo bianconero), agli arrivi contestati di Blasi e Zalayeta (definiti “gli scarti” bianconeri), non dimenticando l’ultimo “sgarro“, l’acquisto di Quagliarella, che lascia ancora una scia di veleni sulla strada che va da Napoli a Torino.

Una vera e propria formazione, con tanto di riserve e…allenatore. Già, non c’eravamo dimenticati di Marcello Lippi, a Napoli nella stagione ’93-94, alla Juve dal ’94 al 99 e dal 2001 al 2004, l’uomo che ha vinto un mondiale e che ricorda sempre con affetto tanto l’amore dei napoletani quanto i successi juventini.

Ecco le immagini di tutti i protagonisti, nel bene e nel male, delle sorti di azzurri e bianconeri, una carrellata di foto con entrambi i colori addosso, un modo come un altro per riportare alla mente le gesta di coloro i quali hanno vestito due delle più prestigiose maglie del campionato italiano. Buona visione!

Articolo modificato 8 Nov 2013 - 15:51

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Scritto da
redazione