“Sono stati quattro anni bellissimi – prosegue Mazzarri incalzato dai giornalisti -. In un matrimonio ci può essere un inizio e una fine, ma non vorrei mai sentire detta la parola tradimento: questo non l’accetto, perchè credo di aver fatto bene sia nei confronti del presidente che verso la città. Basta polemiche, pensiamo al futuro”.
Quanto ai collaboratori che Mazzarri porterà con sè per affiancarlo nel suo lavoro: “Ci sarà Giuseppe Santoro, che mi darà una grossa mano a 360 gradi. Ho portato con me Pondrelli, preparatore atletico che è con me da Bologna e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti per i pochi infortuni. Con me in panchina ci saranno anche Frustalupi e Vigiani che mi aiuteranno in campo; il preparatore dei portieri Nunzio Papale, con me da Acireale. Poi ho altre persone esterne, come Coccina, Claudio Nitti, che non mi aiuteranno sul campo ma lavoreranno esternamente. Con Branca e Ausilio stiamo poi valutando altre persone, perchè lo staff è molto importante.
E sulle voci che vorrebbero Zuniga e Behrami, tra gli altri, nel mirino di Mazzarri, il tecnico ha spiegato: “Ringrazio tutti i ragazzi perchè mi hanno permesso di arrivare dove sono arrivato. Vi dico anche che, dopo averli salutati, ho detto che non li avrei chiamati più, al massimo sarebbero stati loro a farlo qualora avessero voluto proprio per rispetto del Napoli e del nuovo allenatore. Se ci fosse qualche giocatore del Napoli che potrebbe far comodo all’Inter non lo direi certamente in pubblico, ma ne parlerei con Branca ed Ausilio. Se poi loro riuscissero ad accontentarmi, meglio così”.