Buongiorno a Radio CRC
Alessandro Buongiorno ha parlato in un’intervista ai microfoni di Radio CRC. Il difensore azzurro ha commentato il suo esordio in Champions League allo Stadio Diego Armando Maradona con grande emozione, dicendosi in particolare stupito per l’incredibile urlo “The Champions” dei tifosi al momento dell’inno pre-gara della competizione.
Buongiorno ha descritto così le emozioni di quel momento:
“Contro l’Eintracht è stata la mia prima partita di Champions League al Maradona. Sentire l’urlo The Champions è stata un’emozione incredibile, una cosa mai sentita: sono stato contento per questo mio esordio”.
Riguardo alla partita, invece, la soddisfazione non è arrivata sotto il piano del risultato:
“C’è molta amarezza per il risultato contro l’Eintracht, per quello che abbiamo costruito e per come abbiamo giocato secondo me meritavamo qualcosa in più. C’è mancato il gol: potevamo fare meglio in fase di rifinitura, ci stiamo lavorando”.
Il percorso europeo è quindi piuttosto complicato ora, ma il giocatore azzurro non si dispera:
“In Champions League d’ora in avanti sarà fondamentale avere la mentalità giusta ed affrontare tutte le partite al massimo. Per quanto riguarda il passato, c’è sempre dell’amarezza, ma dobbiamo cercare di trovare il lato positivo, individuare gli errori commessi e lavorare su quello”.
La bella notizia per lui è la convocazione per i prossimi impegni con la Nazionale:
“La fiducia di Gattuso per me è importantissima. Io e lui ci siamo sentiti in questo periodo, sono contentissimo di aver ritrovato la convocazione. Spero che queste due partite vadano bene”.
Buongiorno evidenzia poi i miglioramenti nella fase difensiva:
“I tre clean sheet consecutivi sono merito di tutta la squadra, la fase difensiva si svolge in undici. Siamo contentissimi di aver ritrovato questa solidità. Quali sono le richieste di Conte? Cerchiamo di andare sempre forte, perché vogliamo aggredire alto l’avversario e cercare di recuperare tanti palloni vicino possibile alla porta avversaria. Stiamo lavorando molto su questo e sui duelli individuali”.
Riguardo alla fase offensiva, invece, emerge qualche punto critico:
“Pochi gol segnati? C’è da lavorare sulla fase di costruzione, ma in particolar modo sulla fase di rifinitura ed avere un po’ più di imprevedibilità. Non intendo solo gli attaccanti, perché come si difende insieme, si attacca anche insieme. Sulle palle inattive cerchiamo sempre di trovare nuove strategie per cercare di segnare, le proviamo molto con il mister”.
Articolo modificato 7 Nov 2025 - 19:44 19:44