Kvaratskhelia e Caprile (LaPresse) SpazioNapoli
Khvicha Kvaratskhelia ed Elia Caprile sono accomunati dalla stessa scelta di aver lasciato il Napoli nel mercato di gennaio, ma le risposte sullo Scudetto sono differenti
Il trasferimento del georgiano è stato un fulmine a ciel sereno. Il calciatore era già in trattativa con il PSG e a dicembre ha comunicato al Napoli la volontà di lasciare la squadra nel pieno della lotta in testa alla classifica. Un atteggiamento che ha destabilizzato anche Antonio Conte, il quale si sentì deluso persino da sé stesso.
Appena vinta la Champions League, Kvaratskhelia ha parlato anche della vittoria del campionato del Napoli ai microfoni di Sky Sport:
“Sento lo Scudetto anche un po’ mio. Ho giocato 70 partite, sono fiero di averli aiutati. Ho visto le loro partite, sono orgoglioso che i napoletani hanno festeggiato il titolo”
Il regolamento della Serie A, però, parla chiaro. Kvara può considerarsi solo moralmente campione d’Italia, perché per sei mesi ha fatto parte della rosa azzurra. Ma la medaglia e il riconoscimento non lo otterrà mai, poiché ha terminato il campionato altrove, in un’altra squadra. Caprile, invece, è di tutt’altro avviso in merito a questa vicenda.
Visto lo scarso minutaggio ottenuto nella prima parte di stagione, Elia ha chiesto la cessione. Non mancavano estimatori, anche grazie alle sue buone prestazioni offerte l’anno precedente ad Empoli. Ma al Napoli ha ben figurato. Ha esordito contro la Juventus, sostituendo l’infortunato Meret. E in totale ha giocato 6 partite. Troppo poche per restare ancora in azzurro, secondo il suo punto di vista rivelato a Cronache di Spogliatoio:
“A Napoli ho giocato 6 partite, in quei 6 mesi sono stato benissimo, sia con il gruppo – pieno di bravissime persone e che non avevo dubbi avrebbe vinto il campionato – che con la piazza. Stavamo bene insieme. Ma personalmente a un certo punto, a dicembre, mi sono guardato allo specchio dicendo: forse vincerai lo Scudetto, ma riesci a reggere altri 6 mesi senza praticamente giocare?”
Così, Caprile non si pente di aver cambiato casacca a campionato in corso e rivela il suo pensiero sul titolo dei suoi compagni di squadra:
“Ho fatto la scelta più giusta: è vero, il Napoli ha vinto e non sono campione d’Italia, ma sono andato a Cagliari, in una piazza importante e storica del nostro calcio. Avevo detto che per me lo Scudetto sarebbe stato salvare il Cagliari. Sono contentissimo di questa scelta: ho trovato un altro gruppo di persone fantastiche, anche chi lavora con la squadra”
Rispetto a Kvaratskhelia, dunque, Elia non si sente parte di quella vittoria, pur avendo portato in campo il suo contributo, anche in partite delicate. Non è mai facile raccogliere l’eredità di uno come Alex Meret, campione d’Europa con la Nazionale e già Campione d’Italia nel 2023 con gli azzurri.
Articolo modificato 13 Giu 2025 - 12:57 12:57