Okafor è un mistero, Behrami svela tutto: “Perché Conte non lo schiera”

L’ex giocatore del Napoli, Valon Behrami, ha analizzato le ragioni dietro al mancato utilizzo del suo connazionale Noah Okafor.

Noah Okafor è senza dubbio il giocatore che ha maggiormente deluso le aspettative del Napoli. Arrivato per dare una mano nella seconda parte di stagione al posto di Kvaratskhelia, ceduto al PSG, lo svizzero è sceso in campo col contagocce sotto la gestione Conte, non riuscendo mai a ritagliarsi lo spazio necessario per mettere in mostra le sue caratteristiche.

Tanti tifosi hanno reclamato maggiore spazio per lui nelle ultime gare in considerazione dei tanti infortuni nel reparto offensivo, ma nelle ultime sette gare non è arrivato alcun minuto per lui.

Qual è il problema di Okafor? L’analisi di Behrami non lascia dubbi

Tra le tante posizioni, anche l’ex giocatore azzurro, Valon Behrami, ha espresso la sua opinione al riguardo. Il connazionale dell’attaccante partenopeo ha messo in evidenza le critiche rivolte all’ex Milan anche dalla nazionale della Svizzera, portando la sua testimonianza dietro le cause del suo scarso utilizzo.

Okafor supera in dribbling un giocatore dell'Udinese
Qual è il problema di Okafor? L’analisi di Behrami non lascia dubbi (LaPresse) – Spazionapoli.it

Qui riportate le sue parole a Step on Football, trasmissione di DAZN:

“Okafor ha un problema: non è entrato nella mentalità Conte. Nelle prime settimane solo sembrava rivitalizzato. Parlo da connazionale, anche in Nazionale c’è stato lo stesso discorso, agli Europei ha pagato l’atteggiamento. L’ho visto a Lecce, dove i giocatori che non avevano giocato la partita hanno fatto dopo il lavoro fisico: lui era sempre in ritardo di un secondo sulle corse. Quel secondo non ti dà molto, ma ad uno come Conte dà fastidio”.

Laura Bisogno

Da Pozzuoli con ardore, con sangue flegreo nelle vene. Dal 2018 lavoro per Nuovevoci, un network editoriale che si occupa di calcio e sport, le mie passioni principali assieme alla comunicazione. Ho svolto due Master in Giornalismo Sportivo, uno all'Università Cattolica di Milano, che mi hanno svoltato l'approccio verso questa professione che ritengo straordinaria.
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