A DAZN è stata analizzata nei dettagli la moviola di Napoli-Salernitana che ha creato non poco caos pochi giorni fa.
Il Napoli è a meno di ventiquattro ore dalla finale con l’Inter, ottenuta grazie ad un rotondo 3 a 0 ottenuto contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano. In precedenza, però, un’altra vittoria aveva forse cambiato l’inerzia del periodo nero vissuto dai ragazzi di Walter Mazzarri, la vittoria ottenuta al 95esimo minuto contro la Salernitana.
Un 2 a 1 arrivato in rimonta e che si è portato dietro tanti strascichi, soprattutto a Salerno, dove l’ambiente granata, guidato dal tecnico Inzaghi e dal presidente Iervolino, non ha nascosto il proprio disappunto per alcuni episodi.
Il primo ha riguardato ovviamente il rigore concesso per il fallo di Fazio sul “Cholito” Simeone, arrivato dopo un lungo consulto in sala VAR e un check più rapido del direttore di gara: “Aspetta Livio, perchè il pallone lo gioca l’attaccante del Napoli” – il controllo in sala VAR prosegue: “Aspetta che controllo l’APP e te lo faccio vedere”. A quel punto è proprio l’arbitro di campo a confermare ai protagonisti in campo il rigore con netto anticipo: “Rigore, stanno controllando ma è rigore” – interviene nuovamente la sala VAr che richiama alla review l’arbitro: “Livio, ti consiglio on field review per il calcio di rigore”. Il check dura pochissimo, secondi, ai quali segue la decisione finale di quest’ultimo, comunicata ai: “Perfetto, rigore senza provvedimento disciplinare”.
Un atteggiamento ed annessa gestione dell’episodio perfetta secondo Trefoloni, che parla di “dinamica punibile”. I calciatori che vanno a cercare il pallone sono due, con la sfera in gioco, l’anticipo di Simeone è evidente, motivo per cui il calcio di rigore diventa netto.
Si passa poi alla rete di Rrahmani, arrivata proprio al gong finale, forse l’episodio che ha maggiormente fatto arrabbiare Inzaghi e società granata: “Niente in mezzo, il portiere si scontra con il compagno” – questo il primo messaggio della sala VAR che cancella i dubbi sul possibile contatto Ochoa – Rrahmani, “Voglio vedere cosa fa il 4 cosa fa” – a quel punto si passa ad analizzare minuziosamente lo stacco di Diego Demme, visionato attraverso più inquadrature: “Non mi sembra nulla, assolutamente, Livio regolare, non c’è nessuna gomitata, il giocatore salta con il braccio chiuso” – a quel punto, l’arbitro di campo conferma la decisione ai giocatori della Salernitana che l’avevano accerchiato: “Ascolta, il goal è regolare”.
Anche in questo caso, Trefoloni approva la decisione, soffermandosi nello specifico sulla correttezza di Demme, che salta andando preventivamente a chiudere il braccio, arrivando a toccare il calciatore avversario unicamente sulla spalla e forse collo. Di questo avviso anche Barzagli, tra gli ospiti presenti e calciatore esperto di situazioni del genere in area, che ha così affermato: “Sono d’accordo, se iniziamo a punire anche il modo in cui uno salta non è più calcio”.
Insomma, con buona pace di società e tifo granata, gli episodi sono stati chiaramente gestiti bene. Di seguito, altri due frame riguardanti i check della sala VAR.
Articolo modificato 22 Gen 2024 - 14:17