Spalletti in conferenza: “Con il Milan vale doppio, Simeone è carico. Mi sento napoletano”, poi si infuria sul futuro

Siamo alla vigilia del match di Serie A tra Napoli e Milan, la gara andrà in scena allo Stadio Diego Armando Maradona nella giornata di domani alle ore 20.45.

Sarà il primo dei tre confronti contro i rossoneri, un importante banco di prova in vista dei quarti di finale di Champions League. Luciano Spalletti, come di consueto, ha presentato il match in conferenza stampa al Konami Training Center di Castelvolturno.

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti

Di seguito le sue parole:

Sull’assenza di Osimhen: È un’assenza che pesa inutile girarci intorno, sono d’accordo con Pioli perchè quando è mancato la squadra ha saputo sopperire, tutti hanno dato qualcosa in più. Siamo quasi convinti che possa recuperare per la Champions League ma c’è da vedere il percorso. Però per quello che ci ha detto il medico e le sue capacità di recupero siamo fiduciosi. La differenza l’hanno fatta anche calciatori come il Cholo perchè lui sa che mestiere fa, conosce che a calcio si gioca anche con la testa non solo con i piedi. È entrato benissimo nel personaggio, è una persona intelligente, riesce ad avere risultati importanti pur avendo delle fette piccole a disposizione.

Sul modo di giocare: Cambia poco, Simeone è meno veloce ma è bravissimo in area di rigore, nel gioco aereo, nel dialogare con la squadra. Siamo a posto.

Sul Milan: Abbiamo fatti sempre grandi partite avendo davanti anche grandi avversari. Siamo fiduciosi, è una partita da tripla che vale doppio. Per noi i risultati valgono il doppio da ora. Il Milan è una squadra importante, sono i Campioni d’Italia, hanno battuto il Tottenham. Sappiamo chi abbiamo davanti.

Su Simeone: Meritava di più di quello che gli ho concesso, solo perchè avevo uno forte come Osimhen non gli ho concesso tanto spazio.

Ancora sul Milan: Tante ci hanno messo in difficoltà, non solo il Milan, sappiamo che è una squadra forte ha una rosa che gli permette di giocare sia corte che con le verticalizzazioni. È una squadra che difendendosi ha due o tre calciatori che da soli fanno grandi ripartenze ribaltando l’azione. Son tutte cose che sappiamo benissimo.

Su Raspadori: Raspadori è a disposizione, è un recupero che vale moltissimo averlo a disposizione. Domani parte dalla panchina ma è un calciatore che si può usare in qualsiasi momento.

Sulla Champions League: Quel faro della Champions League puntato negli occhi ti veste bene subito, ritrovano tutti il miglior abito, la miglior forza. È chiaro che poi quello che ha fatto bene ci arriva convinto rispetto a chi ha avuto la peggio. Mi aspetto che i giocatori abbiano un forte carattere.

Sullo scudetto: Vedere le bandiere che sventolano ci riempie di orgoglio ma è qualcosa di illusorio, raccontiamo una storia che non è scritta. Bisogna ancora lavorare in maniera seria e corretta, non dobbiamo illuderci. Bisogna fare ancora fatica, non crediamo di aver già vinto, non pensiamo alla prossima stagione, non pensiamo alle prossime partite. Non siamo superficiali.

Sulle nazionali: Dobbiamo saper valutare che quando vanno in nazionale tornano stanchi e spesso anche infortunati, non posso far altro che raccomandare loro ricordando il periodo che ci aspetta. Bisogna poi rendersi conto dello stato in cui tornano e quale può essere la condizione che hanno dopo la nazionale. Succede a tutte le squadre.

Sul napoletano e su Napoli: La mattina alle sette prendo Ciro e vado a fare colazione con lui, parla napoletano ma capisco poco. Il napoletano è una lingua bellissima, non lo capisco ma mi piacerebbe parlarlo. Napoli è bellissima con questi ricami, impazzisci nel guardarla.

Sul contratto: Ho un momento davanti determinante per la città di Napoli, tutte le attenzioni sono rivolte a questa stagione. Non bisogna disperdere energie, voglio dare solo qualcosa alla città di Napoli, non voglio perdere tempo in altre cose banali in confronto a quel traguardo. La società può prolungare il contratto, il presidente ha questa opzione e a me non interessa del mio contratto, mi interessa solo il Napoli e il risultato del Napoli, Spero che i calciatori facciano lo stesso. Dobbiamo avere un solo pensiero, portare a casa questo risultato, è fondamentale per noi.

Sul terzino sinistro: Abbiamo già detto: quando si hanno due calciatori forti sullo stesso reparto si tenta di usare le qualità di tutti e due. Sarebbe sbagliato dare risalto solo a uno, per cui ci ho messo mano ogni tanto perché ritengo di avere due calciatori forti. Non è vero che se gioca uno si vince e se gioca l’altro si perde. Se poi si parla di Di Lorenzo è un altro discorso.

Sulle parole di Pioli: Non esistono squadre perfette, tutte si possono battere: quella che ha vinto di più probabilmente va a stimolare quella che ha vinto di meno ad avere ancora più attenzione e forza. Bisogna vedere i punti dello scorso anno per vedere se sono state mediocri le inseguitrici o abbiamo fatto un grande percorso noi: L’anno scorso c’era un distacco di 4/5 punti, quest’anno ce ne sono 20. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, carta canta.

Spalletti in conferenza: “La mancanza del tifo ci penalizza”

Sul tifo organizzato: Quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto con tutte le componenti che sono vicine alla squadra per cui anche quella che è la vicinanza del pubblico è stata una componente importante. Senza tifo siamo penalizzati, apprezzo quelli che sono i sacrifici che vengono fatti per comprare i biglietti, quando si parla di famiglie e prezzo dei biglietti capisco che sia difficile. Dobbiamo capire però che chi ci rimette è solo la squadra, è un’azione contro la squadra. Il fatto che le curve non sostengono la squadra durante la partita ci penalizza quasi quanto la mancanza di Osimhen. Per me non è giusto, non entro in merito alla questione ma non va penalizzata la squadra.

Ancora sui napoletani: Diventa facile assorbire tutto questo affatto e amore quando uno viene a far parte di questa famiglia e di questa città. I napoletani sanno riconoscere chi si impegna per questa città e ti ringraziano del tuo impegno. Per me è facile fare questo, ho sempre la stessa gioia nell’allenare qualsiasi squadra.

Il calciatore moderno: Abbiamo tanti calciatori forti, Elmas è sempre pronto quando chiamato in causa. Il gol contro l’Atalanta è viziato da un forte pressing e poi tutti elogiano Kvara. Il calciatore moderno sa fare più ruoli, tutti devono sapere fare tutto, il calciatore internazionale sa fare tutto, dove lo metti lo metti.

Home » Copertina Calcio Napoli » Spalletti in conferenza: “Con il Milan vale doppio, Simeone è carico. Mi sento napoletano”, poi si infuria sul futuro

Impostazioni privacy