Parole speciali di Osimhen per Spalletti e Kvaratskhelia: avete sentito?

Nel corso della lunga intervista rilasciata all’edizione odierna de Il Corriere della Sera, l’attaccante del Napoli Victor Osimhen ha avuto modo di parlare anche del suo rapporto con il tecnico Luciano Spalletti. Un legame che è divenuto ormai solido, così come dimostrato anche dal rendimento in campo del numero 9.

Tanti spunti ha regalato il bomber nigeriano durante la sua intervista, durante la quale ha avuto modo di parlare della ‘tentazione Premier’ e di come sia nato il sogno Scudetto all’interno dello spogliatoio.

“Spalletti è come un padre, Kvara è speciale”: parole al miele dell’attaccante

Di seguito, l’estratto dell’intervista in questione:

Il vostro segreto? Tutto sommato siete una squadra giovane e rivoluzionata l’estate scorsa.
“Ci curiamo l’uno dell’altro, in ogni momento. Ciascuno dà la carica all’altro, e se qualcuno è in difficoltà siamo pronti a dargli una mano. C’è solidarietà, difficile spiegarla a chi non la vive. La convinzione di ognuno serve per la collettività. E quando ci credi ti senti forte, quando sei forte vinci. Poi c’è il mister che rappresenta il cervello della squadra. Sa una cosa a cui penso? Se un giorno dovessi fare l’allenatore mi piacerebbe essere come lui”.

Com’è Spalletti?
Fuori dal campo un papà: pronto ad ascoltare e a consigliare su qualsiasi cosa. In allenamento Spalletti è molto severo, rigoroso. Si arrabbia anche. Soprattutto con chi non dà il 100 per cento.

E con lei succede?
(Gli scappa una risata) “Certo. È successo in passato e probabilmente accadrà ancora. C’è una cosa che lo fa uscire pazzo: quando vede che uno non rende per quello che può. Il primo a dare il massimo è lui, pretende da noi la stessa cosa”.

osimhen abbraccia spalletti

Poi, su Kvaratskhelia ha aggiunto:

Con Kvara c’è stata empatia dal primo momento. Lui è fortissimo, ma anche un ragazzo d’oro. Questo per me conta.

Francesco Fildi

Francesco il nome; Fildi il cognome; Frank il soprannome. Classe 1998, con il calcio e la musica nel cuore, devo il mio “battesimo pallonaro” a Shevchenko e Totti. Nell’estate del 2019, un paio d’anni dopo la maturità, il colpo di fulmine con il giornalismo. Dal 2021 nel network Rompipallone, a SpazioNapoli ho trovato la mia casa (professionale e non solo). Nel maggio 2023 ho coronato il desiderio di diventare giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania con tessera n.183266
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