Giuntoli: “I tifosi devono essere orgogliosi di De Laurentiis. Vi spiego come ho preso Kvaratskhelia”

Una sessione dalla mole di lavoro importante per il Napoli che, in queste estate, ha visto una vera e propria rivoluzione.

Protagonista inevitabile è stato il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, raggiunto telefonicamente dalla redazione di Radio Kiss Kiss Napoli, emittente ufficiale del Calcio Napoli, per fare il punto della situazione a mercato concluso.

Di seguito, quanto evidenziato dalla nostra redazione:

“I complimenti vanno divisi in tutti gli elementi della società e del nostro staff. Insieme a tutta la comunicazione, abbiamo fatto un lavoro lungo e importante. Un grande applauso va fatto a tutti. Il rinnovamento era stato già fatto nel 2019, l’anno successivo abbiamo perso la Champions per un Champions e l’anno scorso l’abbiamo centrata. Abbiamo cercato di ripartire con un progetto che possa dare una continuità e anche di sostenibilità economica. Un tifoso napoletano deve essere orgoglioso della famiglia De Laurentiis, mantenere questa società a questi livelli è un grande merito.

“Kvaratskhelia? Arrivano tante segnalazioni, dopo di che negli anni c’è stato un nostro interessamento. In passato chiedevano tantissimi soldi, abbiamo aspettato il momento giusto. Siamo riusciti a portare a casa in tempi non sospetti questo ragazzo”.

“Ci vuole un po’ di tempo per conoscersi nello specifico e ci vuole un po’ di pazienza, abbiamo cambiato tanto”.

“Questo è l’ottavo anno che sto a Napoli. Il populino non può riconoscerti queste cose, ma questo non interessa. L’importante è che il Napoli sia ad alto livello”.

Come sta Osimhen? “Osimhen ha un piccolo fastidio all’adduttore, che deve gestire insieme al dottore e capire se rischiare o meno“.

Sulla questione portiere: “Abbiamo sempre puntato su Meret. Soltanto l’anno scorso ha avuto due infortuni lunghi. Quando lo comprammo stette fermo quattro mesi. Con Ancelotti ha raggiunto l’apice, poi a causa degli infortuni non ha trovato continuità.

Su Navas: “Ci siamo ritrovati con giocatori in scadenza come Fabian. Per questo abbiamo trovato un accordo con il PSG: dato che loro cercavano un giocatore con le caratteristiche di Fabian glielo abbiamo proposto e in cambio ci siamo messi a disposizione per Navas. Quando abbiamo capito che non era più possibile completare l’operazione per il portiere siamo stati bravi a vendere comunque solo Fabian“.

Sul rinnovo di Meret: “Il procuratore voleva vedere chi arrivava per fare il vice. Adesso non credo ci siano problemi, ma quando arriverà dalle vacanze Pastorello vedremo. Meret contro la Lazio ha fatto una grande parata su Felipe Anderson. A volte rende facile certe cose, ma in realtà ha fatto più di cento partite del Napoli e ci sarà pur un motivo”.

Su Cristiano Ronaldo: “Brutto dover spegnare i sogni dei tifosi ma non c’è mai stata una trattativa. Nessuno discute le qualità di Cristiano Ronaldo, ma noi siamo legati e ci teniamo stretti i nostri calciatori pensando di avere una squadra molto competitiva”. 

Ndombele può giocare nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1? “Se ha grande condizione può giocare anche a 2. In questo momento secondo me è meglio a 3 così si può dividere il campo con più giocatori. Credo sia meglio faccia la mezzala in un 4-3-3. C’è un diritto di riscatto con il Tottenham anche se molto alto”. 

I giocatori presi erano tutte prime scelte? “Si, in ogni situazione c’è un percorso di fattibilità. Tutti quelli fattibili erano le prime scelte”. 

Ndombele? “E’ un po’ fuori agonismo, ha grandi qualità ma si nota anche che fa fatica perchè gli manca la partita. Deve essere bravo il mister a farlo entrare in condizione piano piano. L’avevamo trattato già qualche anno fa, i buoni rapporti con il Tottenham ci hanno agevolato”. 

Liverpool? “E’ molto difficile anche se le ultime due volte abbiamo vinto. In questo momento sembra in difficoltà però ha cambiato qualcosina ma sarà una partita molto difficile ma sicuramente lo sarà anche per loro”.

Ha temuto saltasse la trattativa Raspadori?: “Abbiamo individuato lui, aveva tanta voglia di venire. Forti di questo fattore, abbiamo tirato un po’ la corda e l’abbiamo spuntata sulle richieste del Sassuolo. Ruolo? Può giocare anche centravanti, ha qualità per farlo in determinate partite”.

Su Zielinski: “Si parla di un calciatore importante, può giocare sia a tre che a quattro e può inserirsi negli spazi lasciati vuoti”.

Sui rapporti con la proprietà e l’allenatore: “Con la famiglia De Laurentiis c’è una grande stima e un gran rapporto. Spalletti è un mio conterraneo e io sinceramente mi trovo molto bene”.

Sul campionato: “La Juve ha fatto un grande mercato, così come la Roma. L’Inter ha ripreso Lukaku, il Milan è una squadra forte. Il condominio è bello aperto e competitivo”.

Sul suo contratto: “Il mio valore del cartellino è pari allo zero (ride ndr)”.

Sui cori anti-Napoli: “Questo è l’ottavo anno che sono qui. Questa è una città fantastica, così come i napoletani. C’è pressione qui, ma è quella che ti fa sentire vivo. Dobbiamo sentirci forti, e dico sentirci perché mi sento ormai anche io un napoletano. Sono un cittadino italiano e questi cori mi danno dispiacere, ma quando sento questi cori un po’ ne vado orgoglioso perché significa che diamo fastidio”.

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