Inchiesta plusvalenze, parla Grassani: “Siamo sorpresi. Punteremo su due cose per il ricorso”

Il legale della SSC Napoli, Mattia Grassani, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica, soffermandosi sull’inchiesta plusvalenze. Nella giornata di ieri è arrivata la notizia che la Procura FIGC ha chiesto per il presidente del club azzurro, Aurelio De Laurentiis, 392mila euro di multa per il Napoli e 11 mesi e 5 giorni di inibizione.

“Siamo molto sorpresi dagli ultimi sviluppi”, ha dichiarato Grassani nel corso della sua intervista. “Conosco nei dettagli l’operazione Osimhen, mi sarei aspettato delle richieste più miti, se non il proscioglimento. Sono perplesso davanti a richieste di sanzioni di assoluto rilievo per i dirigenti coinvolti, chiamati a rispondere per un’unica operazione che, per inciso, è l’unica di tutto il procedimento che non proviene dall’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Torino”.

“Vi spiego quale sarà la strategia difensiva”

Il Napoli già nei prossimi giorni sarà chiamato a rispondere e Grassani ha spiegato quella che sarà la strategia difensiva del club.

Napoli, De Laurentiis
Napoli, De Laurentiis

“Non si può scherzare sul valore di Osimhen”, ha aggiunto il legale. “Il Napoli lo ha preso per 72 milioni di euro e oggi, con la metà delle partite giocate, ne vale 100 se non il doppio. Il valore delle contropartita era di 20 milioni di euro complessivi, in linea con i prezzi di mercato di allora. La giurisprudenza, statale e sportiva, ha affermato sempre che non è possibile individuare criteri standard per le valutazioni dei calciatori. Soprattutto in casi come questi, in cui c’è un’operazione da un flusso di cassa di circa 50 milioni, condotta in maniera trasparente.

Il club partenopeo, poi, farà leva su un altro fattore: “Il Napoli non ha mai avuto necessità di realizzare plusvalenze fittizie, in ragione della pacifica solidità economica – finanziaria del club. Eseguendo anche le rettifiche proposte dalla Procura, abbiamo dimostrato che non c’è stato nessun beneficio concreto a bilancio”.

Francesco Fildi

Francesco il nome; Fildi il cognome; Frank il soprannome. Classe 1998, con il calcio e la musica nel cuore, devo il mio “battesimo pallonaro” a Shevchenko e Totti. Nell’estate del 2019, un paio d’anni dopo la maturità, il colpo di fulmine con il giornalismo. Dal 2021 nel network Rompipallone, a SpazioNapoli ho trovato la mia casa (professionale e non solo). Nel maggio 2023 ho coronato il desiderio di diventare giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania con tessera n.183266
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