Salini, commissione medica FIGC: “Protocollo chiaro, Juve-Napoli andava giocata! Resta però da capire il ruolo delle ASL”

Vincenzo Salini, medico e professore al San Raffaele di Milano nonché membro della commissione medica della FIGC, ha espresso il suo parere riguardo alla polemica legata a Juventus-Napoli. In particolare, ai microfoni di Radio Punto Novo, Salini ha cercato di rispondere a tutti i maggiori dubbi presentatisi riguardo alla mancata sfida di domenica sera. Ecco quanto evidenziata:

Non possiamo pensare che il popolo italiano giri liberamente ed i calciatori siano in lockdown. Noi teniamo i calciatori sempre sotto controllo, facevamo un tampone ogni 4 giorni, ora abbiamo abbassato un po’ la soglia, anche per problemi logistici. Speravamo che non ci fosse questa recrudescenza: come commissione medica FIGC, ci è stato chiesto quello che si doveva fare ed il nostro protocollo è stato copiato in tutta Europa. Non è in programma di tornare ad un tampone ogni 4 giorni“.

Juventus-Napoli catena da spezzare? Se dobbiamo ragionare in termini di prudenza e sicurezza al 100% nessun campionato sarebbe mai ripreso. Ci deve essere un equilibrio tra il rischio e la possibilità di giocare. La decisione della Asl è arrivata in modo autonomo, il protocollo era chiaro: dovevano essere isolati i positivi. Non entro nel merito di Juventus-Napoli, sul protocollo c’è scritto che i positivi vanno isolati e gli altri devono entrare in bolla. Secondo il protocollo c’erano le condizioni per giocare Juventus-Napoli”.

“Nel momento in cui interviene la Asl, si supera il protocollo. Ed ora resta da capire se il patrocinio sul campionato di calcio è delle Asl o delle Federazione. Con un uno o due positivi, non si può bloccare una partita, altrimenti il campionato non si completa”.

Matteo D'Angelo

'99. Laureato in Lettere Moderne alla Federico II, laureando in Filologia Moderna. Appassionato di tutti gli sport, innamorato del Calcio con la "C" maiuscola.
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