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Le riconferme di Koulibaly e Maksimovic, i due mastini della difesa azzurra

Nell’apoteosi azzurra, in una serata magica che resterà impressa nella memoria di ogni tifosi, il Napoli è riuscito a brillare nel silenzio dell’Olimpico. Uno stadio atipico per una finale, con coreografie digitali che non potranno mai sostituire l’incitamento dei tifosi verso i propri beniamini. Ma il Napoli, ha accettato tutte le condizioni del caso ed è riuscito a trionfare, nonostante tutto.

L’eroe della serata è sicuramente Meret che è riuscito degnamente a sostituire lo squalificato Ospina dopo la squalifica con l’Inter. Il portiere azzurro, come tutti si aspettavano, si è mostrato decisivo fronteggiando gli assalti bianconeri. Come ciliegina sulla torta, arriva la parata al rigore di Dybala che si fa ipnotizzare per la seconda volta dal dischetto in una finale.  Ma sotto i riflettori, anche se non in maniera diretta, meritano di essere inseriti anche i due colossi della difesa ossia Koulibaly e Maksimovic.

Maksimovic, dal baratro alla luce

Dopo l’ottima prestazione con l’Inter, il colosso serbo riesce a bissare una straordinaria prestazione anche in finale. Andando a ritroso, l’accoglienza del difensore non era stata delle migliori. A essere criticato è stato il costo eccessivo con cui, secondo molti, il Napoli lo aveva acquistato ai tempi del Torino. L’ex granata arriva in azzurro in prestito per 6 milioni di euro e con riscatto fissato a 20 milioni.

Il giocatore non eccelse per le sue prestazioni, anzi, molte sue disattenzioni sono costate caro (come gli errori in coppa Italia contro il Milan permettendo la doppietta di Piatek). Questi errori sono stati fatali per l’ex Torino a tal punto da restare ai margini del progetto azzurro. Dopo la parentesi non idilliaca in Russia, con lo Spartak, ritorna al Napoli speranzoso di poter riscrivere una nuova pagina col club. Così facendo Maksimovic inizia l’era post-Covid con due prestazioni spettacolari in Coppa.

Il serbo, ieri sera, si proclama assoluto vincitore nei duelli aerei con gli avversari tanto da essere esaltato da molti quotidiani. Non solo si dimostra abile nel tener testa ai giocatori bianconeri, riuscendoli molto spesso ad anticipare. È lui, inoltre, uno dei protagonisti del party azzurro quando si scatena insieme ai tifosi ricucendo quel rapporto che, inizialmente, sembrava non poter esistere.

La rinascita di Koulibaly

Seppur senza equiparare la prestazione di Maksimovic, sabato sera anche Koulibaly aveva mostrato segnali di crescita. Nella parte iniziale del campionato il difensore senegalese sembrava irriconoscibile.

Dopo il ritorno dalla Coppa d’Africa il difensore che tutti erano abituati sembrava svanito, un suo fantasma sembrava aleggiare in campo. A far traboccare il vaso, è stata la funesta autorete che ha regalato il definitivo 4-3 nella partita a Torino con la Juventus. Il giocatore, dopo quella brutta parentesi, non ha mostrato grande efficacia nelle sue giocate.

Non sempre i suoi interventi erano fluidi ma soprattutto risultavano sterili, lontani da quelli a cui il difensore aveva abituato i propri tifosi. Eppure, ieri sera è stato abile nel placare più volte lo straripante Ronaldo (uno dei migliori della Juventus) e nel mostrarsi lucido tenendo alta tutta la linea di difesa da vero leader.

Gattuso rilancia i due difensori

Dopo la partenza di un difensore leader e di esperienza come Albiol, Maksimovic, Koulibaly e Manolas hanno il difficile ruolo di colmare l’assenza dello spagnolo. Dopo l’infortunio del greco, Gattuso ha gli uomini contati e ha lanciato Maksimovic e Koulibaly in due partite di cartello, conoscendo benissimo il loro potenziale. Adesso, però, la parola spetta al campionato, per far sì che i difensori possano riconfermare quanto dimostrato in queste due partite.

Articolo modificato 26 Dic 2020 - 11:20

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Scritto da
redazione