Ronaldo Sarri e il caso che ha fatto scalpore. Il fuoriclasse portoghese, dopo una prestazione scialba e in condizioni fisiche precarie, è stato sostituito al 55′ da Sarri. Ronaldo non l’ha presa bene, non ha salutato il suo allenatore e si è diretto verso lo spogliatoio. Dopodiché, ha abbandonato lo stadio prima del fischio finale.
Nel post-partita Sarri l’ha giustificato: “Ronaldo non è un problema per noi. Prima di tutto bisogna ringraziarlo perché si è messo a disposizione nonostante le condizioni fisiche non eccezionali. Ho preferito sostituirlo perché non mi sembrava che stesse benissimo. Se si arrabbia perché esce è perché fa parte della normalità dei calciatori, soprattutto chi ha fatto un sacrificio per esserci“.
Peccato che, ai tempi della sua avventura napoletana, Sarri la pensasse diversamente. Sono due, infatti, gli episodi simili che hanno visto protagonisti lui e Insigne. Il primo durante Juventus-Napoli del 2016, quando Insigne chiese duramente spiegazioni sulla sostituzione con Giaccherini. Sarri nel post partita disse: “Insigne deve stare zitto e andare in panchina”.
Una situazione simile accadde in Atalanta-Napoli, 2018, 0-1 per gli azzurri. Insigne viene rilevato, e rivolge alcune parole polemiche a Sarri, il quale, da lontano, gli grida: “Stai zitto e vai su!”. Insigne risponde: “Mi avete rotto i c…”
Certo, si potrebbe discutere dei valori assoluti dei due calciatori, ma di quelli morali dell’allenatore cosa si dovrebbe e potrebbe dire? Chiaramente le situazioni cambiano e chi le osserva dall’esterno può limitarsi soltanto a sottolineare cosa l’esterno dice.
Articolo modificato 14 Nov 2020 - 16:35