NEWS NAPOLI CALCIO – Il noto giornalista Antonio Corbo, ha spiegato i motivi della crisi del Napoli all’interno di un editoriale nell’edizione odierna di Repubblica. Di seguito i principali passaggi evidenziati dalla nostra redazione:
“Fermarsi alla ‘rivolta’ del 5 novembre significa non capire cosa sta succedendo al Napoli. In quella sera il pareggio con il Salisburgo avvicinava gli azzurri alla qualificazione, eppure sembra essere scaturito tutto da quella sera: il rifiuto del ritiro da parte della squadra, la reazione di Allan ed Insigne nei confronti del vice presidente Eduardo De Laurentiis. Invece c’è altro. Il Napoli schiaccia il Liverpool e poi non supera il Salisburgo, avanza inoffensivo contro il Genoa. Significa che c’è qualcosa di oscuro oltre la rivolta, De Laurentiis è avvilito ed Ancelotti è furibondo, pur non essendo anche loro esenti da colpe. La situazione è figlia di alcuni errori principali“.
“Le mancate cessioni. Sperare in offerte impossibili da parte del PSG ha costretto Allan a soffrire del ricordo di una clamorosa occasione svanita. Insigne seguito dal Liverpool che a causa del finale di stagione ha avuto un vuoto intorno a lui. Inoltre sono da aggiungere le spinose situazioni relative ai rinnovi. Sono presenti in rosa troppi contratti a breve scadenza: Milik, Zielinski, Callejon e Mertens. Zielinski ha addirittura chiesto agli agenti di interrompere i discorsi sul rinnovo, forse deluso dalla situazione che si protrae da tempo. È normale che le sirene cinesi per gli ultimi due ne turbino la psiche”.
“I mancati acquisti. Con Faouzi Ghoulam in chiaro ritardo di condizione, occorreva l’acquisto di un difensore laterale mancino. Manca inoltre un mediano davanti alla difesa in grado di creare gioco. Tale ruolo non può essere ricoperto da Allan, che è l’unico incontrista. Con il brasiliano come unico incontrista, perchè è stato ceduto Rog? Era l’altro incontrista presente nella rosa del Napoli ed ora sta facendo le fortune del Cagliari. In fase di mercato è stato fatto anche l’errore di perdere troppo tempo ad inseguire Mauro Icardi: l’argentino non aveva le idee chiare, ma se era certo di una cosa, quella era la sua volontà di non venire a Napoli“.
“La preparazione atletica. Quest’anno è stata affidata al giovane Francesco Mauri, con esiti decisamente inferiori rispetto a quella di Franco Sinatti. I calciatori andrebbero ascoltati da questo punto di vista: sono soddisfatti, chiedono metodi più intensi, differenti? Il Napoli tolte le gare con Liverpool ed Atalanta, giocate ad altissima intensità, si è lentamente spento“.
“I continui cambi di formazione. La formazione cambia costantemente, ma senza risolvere il principale problema: lo squilibrio. La fase difensiva è spesso in fanno, perchè tutti gli altri giocatori attaccano, ma senza sfondare. Sembra la fanfara dei bersaglieri. Occorrono scelte drastiche: nel 4-4-2 almeno uno tra Insigne e Callejon è di troppo“.
“I giocatori stanno iniziando a dubitare di Davide Ancelotti. Si chiedono se egli abbia l’autorevolezza per dirigere gli allenamenti. Carlo Ancelotti dovrebbe scacciare queste voci, rimarcando che nei fatti è lui il capo indiscusso. Ancelotti ha ora pieni poteri e dovrà dare, con l’appoggio di Giuntoli, una sterzata alla situazione azzurra. Sarà importante ritrovare la qualificazione Champions, almeno quella, che vale 40 milioni“.
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Articolo modificato 11 Nov 2019 - 13:43