Sarri: “Non sono un integralista, anche a Napoli sono partito con un modulo e poi ho cambiato in corsa”

“Cosa si è visto nei 24 passaggi prima del gol, il sarrismo? Si sono visti i piedi dei calciatori. Dybala, Ronaldo e Higuain tutti insieme in campo? L’inerzia del match era dalla nostra parte e il tridente era qualcosa che secondo me andava provato, perchè non potevamo uscire dalla partita senza vincere. Purtroppo Paulo era leggermente stanco e quindi dopo qualche minuto ho dovuto riequilibrare la squadra”

“De Ligt in difficolta? Parla poco l’italiano, sarà per quello (ride ndr.). È in fase di adattamento al nostro calcio, quindi è normale che qualche partita vada in difficoltà. L’infortunio di Chiellini ci ha costretto a velocizzare il suo inserimento”.

“Io penso che questa squadra dal punto di vista del palleggio abbia fatto molti passi in avanti, dobbiamo lavorare sul controllo delle partite e sulla supremazia territoriale. Dobbiamo pressare di più e meglio, sulle palle perse e sulle palle vaganti, dobbiamo togliere qualsiasi iniziativa agli avversari. La squadra è abituata a difendere più bassa e bisogna rispettare il lavoro degli allenatori precedenti e poi pian piano inserire cose diverse”.

“Abbiamo ancora margini di miglioramento, dovremo trovarli piano piano. La squadra è forte, dalla panchina possono uscire giocatori importanti e riusciamo a fare risultati importanti anche se non siamo ancora al 100%. Se pensavano che fossi un integralista, probabilmente credevano che io non capissi niente. Io ad Empoli e a Napoli ho cambiato in corsa le mie idee, anche al Chelsea dove il modulo era lo stesso poi il gioco era molto diverso. Le mie idee restano le stesse ma vanno modellate anche in base alle caratteristiche dei calciatori”.

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