Da Sarri ad Ancelotti, gestione della rosa agli antipodi: i dati di Callejon e Ounas lo dimostrano

Il cambio in panchina di questa stagione ha certamente portato a tanti cambiamenti nella rosa del Napoli. Da Sarri ad Ancelotti è cambiato quasi tutto: dalla filosofia di gioco ai metodi di allenamento. Eppure c’è un aspetto in cui i due allenatori sono agli antipodi: nella gestione del gruppo.

Molto più integralista Sarri, che nelle stagioni in azzurro ha sempre scelto di ruotare poco i giocatori a sua disposizione. Decisamente più moderno Ancelotti, che invece alterna i giocatori con continuità e senza particolari differenze.

DIFFERENZE SARRI ANCELOTTI GESTIONE ROSA

Per dare un’idea più completa del lavoro svolto da Ancelotti nella gestione della rosa ecco alcuni dati. Lo scorso anno il Napoli ha disputato 50 partite: in queste partite gli undici giocatori più utilizzati, i sopracitati “titolarissimi”, hanno giocato per 39.750’ circa, ovvero un utilizzo medio di 72’ a partita. Quest’anno invece il Napoli ha finora disputato 40 partite, e gli undici giocatori che hanno avuto maggiore minutaggio hanno giocato per 27.018’ complessivi, ovvero una media di 61’ a partita.

CALLEJON MINUTI GIOCATI

Già da questi primi dati si può notare l’evidente differenza trai due allenatori nel modo di gestire la rosa, ma ora concentriamoci su qualche giocatore in particolare. La prima analisi riguarda il moto perpetuo sulla fascia destra degli azzurri, ovvero Jose Maria Callejon. Lo scorso anno lo spagnolo non ha saltato neanche un match ed ha giocato in media 83′ a partita, quest’anno la media scende a 69′, ben 14′ giocati in meno a partita. Lo spazio che Ancelotti ha tolto allo spagnolo, consentendogli di riposare, è stato affidato nella maggior parte dei casi ad Adam Ounas, giocatore che l’anno scorso ha giocato solo 334′, meno di lui solo Giaccherini e Maksimovic, entrambi ceduti a Gennaio, ed il secondo portiere Sepe.

OUNAS MINUTI GIOCATI

Quest’anno Ounas ha già giocato 673′, circa il doppio dello scorso anno, nonostante il Napoli abbia giocato come detto giocato finora dieci partite in meno. La maggiore fiducia concessa da Ancelotti al giovane franco-algerino gli ha consentito di crescere molto e di giocare meglio, oltre che più minuti, visto che ha segnato già 4 gol, contro l’unico gol della scorsa stagione. Questa diversa gestione della rosa, oltre a limitare i cosiddetti “mal di pancia” di giocatori e procuratori a causa dello scarso minutaggio, ha consentito anche ad Ancelotti di valutare al meglio i giocatori che l’anno scorso sembravano ai margini della società per decidere a fine anno i famosi “promossi” e “bocciati”.

Nicolas Iannone

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