Napoli-Sampdoria: il ritorno di Insigne, l’addio di Hamsik

Gli azzurri mettono fine ad un periodo negativo, durato fin troppo a lungo e ritrovano la loro identità in campo. Le tre reti contro la Samp basteranno a mettere a tacere le critiche ricevute in queste ultime settimane? Le due trasferte di San Siro contro il Milan si erano rivelate stregate per gli azzurri. La prima conclusasi a reti inviolate, la seconda persa per 2-0 con conseguente uscita dalla Coppa Italia. Il Napoli doveva rialzarsi e non poteva non farlo al San Paolo, a casa sua, dinnanzi al suo pubblico. Un Napoli completamente diverso, più veloce e determinato, deciso a scrollarsi di dosso gli errori delle ultime gare.

Lorenzo Insigne torna a fare goal

Napoli-Sampdoria consacra il ritorno al gol di Arek Milik, ma soprattutto di Lorenzo Insigne che, a secco da ben più a lungo, non segnava dalla gara contro il PSG dello scorso novembre. Ritorno col botto, quello dei due attaccanti, che portano in vantaggio gli azzurri sul 2-0 in meno di 60 secondi. Gioia e sollievo per lo scugnizzo napoletano, che dopo la rete abbraccia prima Mertens, compagno di reparto, e poi Ancelotti, suo mentore. Un gol è proprio quel che ci voleva, e che mancava da oramai troppo tempo. A lungo criticato, complici i numerosi errori e la poca lucidità degli ultimi tempi, Insigne non sembrava più quello di una volta.

Hamsik: un addio doloroso, ma necessario

La gioia della vittoria, però, non è quella dipinta sul volto di Marek Hamsik. Napoli-Samp sarà con quasi assoluta certezza la gara di addio dello slovacco, oramai ad un passo dalla Cina. “La trattativa esiste: se vorrà fare nuove esperienze, verrà accontentato” – così commenta Carlo Ancelotti, interpellato sulla questione nel post-partita. Il capitano azzurro ha dato tanto ed è giusto che venga accontentato, se questo è il suo desiderio. Un addio doloroso, ma necessario.

Come tutto, del resto, gli addii vanno vissuti, sentiti e poi lasciati al loro corso. Il Napoli non dovrà lasciarsi abbattere dalla partenza del capitano, il più importante dei suoi pilastri. Ma anzi, andare avanti, più forte di prima, e vendicare la sua promessa che per 12 anni ha rinnovato in azzurro. Messa da parte la Coppa Italia, il Napoli dovrà dare il tutto e per tutto in Campionato ed Europa League. E chissà che questa non possa essere la motivazione giusta per portare qualche trofeo in azzurro..

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Angela Argenziano

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