Marino: “Razzismo negli stadi? Ad Avellino ci chiamavano terremotati. Non ci sono leggi adeguate”

Pierpaolo Marino, ex ds del Napoli, è intervenuto nel corso della trasmissione “Calcio & Mercato” per esprimere un suo parere circa i fatti avvenuti in occasione di Inter-Napoli:

“Serata tristissima per chi ama il calcio e lo ha vissuto e per l’immagine dell’Italia calcistica nel mondo. Io ho fatto 36 campionati e ricordo un calcio sempre troppo tollerante verso le tifoserie razziste. Portammo i primi due giocatori di colore all’Avellino e negli stadi ci riempivano di insulti, ci insultavano chiamandoci terremotati.

È morto un umano, che seppur ultras abituato agli scontri, è comunque un umano. Non si può più tollerare tutto ciò, si è toccato il fondo. Meglio che tutto lo stadio coprisse questi cori scellerati con i loro applausi, che una sospensione.

In Inghilterra gli Hooligans sono stati sconfitti dalla legge, con pene dure e processi per direttissima. Giocatori che si fermano? Possono farlo solo gli arbitri. Le società che non intervengono sono un falso luogo comune. Non ci sono leggi adeguate per punire chi non si comporta bene”.

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