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Malattia Tabarez/ Dopo aver vinto per tre reti a zero contro la Russia, l’Uruguay dimostra di essere tra le squadre più in forma del torneo. La Celeste conclude la fase a gironi a punteggio pieno, qualificandosi agli ottavi di finali insieme alla Russia che resta a 6 punti. Non si può fare a meno di spendere due parole per il vero eroe dell’abiceleste Oscar Washington Tabarez, classe 1947. Il tecnico non ha voluto rinunciare a seguire la squadra nel torneo nonostante stia combattendo contro una grave malattia resa nota nel luglio del 2016.

Malattia Tabarez: la sindrome di Guillan-Barrè

È una patologia che comporta un deterioramento del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) con conseguente malfunzionamento dei nervi che connettono gli organi interni, i muscoli e il cuore. Il coach si strascina in campo con un bastone, ma ciò non gli impedisce di dare la carica ai suoi uomini e di esultare per un goal della sua nazionale.

I precedenti di Tabarez nel campionato italiano

Tabarez è conosciuto in Italia per aver allenato il Cagliari nella stagione 1994/95 e il Milan nel 1996. L’esperienza infelice con i rossoneri lo porta a dare le dimissioni nel dicembre dello stesso anno. Nella stagione 1999/2000 ritorna alla guida del Cagliari. Dal 2006 ricopre il ruolo di commissario tecnico dell’Uruguay. Nel 2014 si qualificò con l’albiceleste alla fase finale dei mondiali dopo aver battuto Inghilterra e Italia nella fase a gironi.

La voglia di arrivare lontano

La qualificazione dell’Uruguay è certamente motivo di soddisfazione per gli uruguagi ma Tabarez sembra non accontentarsi. La vittoria ottenuta contro i russi dimostra un miglioramento del gioco in tutti i reparti e il ritorno al gol di Edinson Cavani. Indimenticabile è l’esultanza del coach al gol di Gimenez nella partita d’esordio contro l‘Egitto. La gioia incontenibile porta il tecnico ad alzarsi dalla panchina e a gettare via la stampella. La speranza degli uruguaiani è quella di arrivare il più lontano possibile e di assistere a nuovi momenti di gioia del loro coach. Tabarez è l’esempio di un uomo che non si arrende di fronte alle avversità. Oscar ha già vinto il suo mondiale.

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Scritto da
redazione