Tour de force e turnover obbligato: Napoli, per i nuovi è già tempo di esami

È solo un’idea, per ora. Presto, però, il tutto potrebbe tramutarsi in realtà, andando a delimitare una linea di confine tra il passato e il presente. Il presente è ora, a portata di mano, lo si può afferrare ma solo per un istante. Sfugge, è un attimo che passa e si tramuta in passato, magari in rimpianto. Ecco, l’oraziano “carpe diem” torna spesso come un mantra. Consigli di vita, da utilizzare nel quotidiano e – perché no? – nel calcio. “Carpe diem”, mister Maurizio. Il tempo è galantuomo ma talvolta si rivela un fuggitivo. E così, il Napoli troverà davanti a sé 18 giorni ricchi di impegni. 6 partite per una media di una gara ogni tre giorni. In queste due settimane o giù di lì, necessario sarà cogliere ogni attimo e ogni occasione, sfruttare ogni minuto e – soprattutto – ogni uomo a disposizione.

Perché, parliamoci chiaro, questa per il buon Sarri è una situazione del tutto inedita. 6 impegni e una posta in palio da carpire interamente. Fallimenti difficilmente saranno accettati da una piazza che lentamente si sta riavvicinando alla propria squadra. Il mercato, allora, dà una grossa mano e si propone come aiutante in un momento di dubbio: le soluzioni per sopperire alla mente annebbiata e alle gambe pesanti da tour de force risiedono tutte nelle scelte compiute in sede di mercato. E così, se Jorginho dovesse sentirsi particolarmente provato dalle gare con Palermo e Dinamo Kiev, per il sabato successivo, con il Bologna, potrebbe toccare a Diawara. E se Hamsik dovesse avvertire qualche fatica di troppo, Zielinski sarebbe già pronto ad alzarsi dalla panchina e a scattare sull’attenti. Gli esempi potrebbero continuare fino alla noia, perché in fondo il Napoli è stato costruito per competere su tre fronti ed è – in definitiva – completo in ogni reparto.

diawara

Maksimovic, Rog, Diawara, Zielinski e Giaccherini impreziosiscono e non poco uno scacchiere in cui le gerarchie prestabilite sono soltanto un ricordo lontano. Tutti titolari, tutti pronti e arruolabili, nessun muso lungo fisso in panchina. Il terreno da gioco non sarà più utopia per Gabbiadini e la staffetta Insigne-Mertens sarà probabilmente una consuetudine. Tempo di esami di maturità, insomma. O di test d’ingresso universitari, preferendo. 6 partite, 18 giorni: Zielinski e il resto della comitiva sono attesi da impegni probanti che stabiliranno il loro grado di preparazione. Molteplici gli interrogativi a cui rispondere: saranno all’altezza della situazione? Gli investimenti compiuti saranno ripagati sul campo? Palermo, Dinamo Kiev, Bologna, Genoa, Chievo e Benfica. Urgono risposte rapidamente. Il tempo, in fondo, fugge. Carpe diem, Napoli.

Vittorio Perrone
RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Vittorio Perrone

20 anni, giornalista pubblicista. Redattore di SpazioNapoli.it dal 2014, Caporedattore da Settembre 2017. Collaboro con Rompipallone.it e il quotidiano "Roma". Disordinato, sognatore, avvocato delle cause perse.
Gestione cookie