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La paura di un nuovo flop per il restauro del San Paolo

Nelle scorse ore Aurelio De Laurentiis si è espresso ancora una volta sulla questione del San Paolo. Oramai la storia sta diventando sempre di più una barzelletta, o meglio una favola che sembra impossibile da realizzare. O per una causa o per un’altra, non si sblocca mai questo cantiere per rimodernare una volta per tutte l’impianto di Fuorigrotta.

Adesso, anche al tifoso più romantico e accanto, è chiaro che così non si può più andare avanti. Lo stadio presenta enormi disagi per gli spettatori. E’ inutile anche elencarli, si perderebbe soltanto tempo utile, tanto è ampia la lista degli interventi da fare. La soluzione migliore – ma di fatto impossibile – è quella di ripartire da zero come ha fatto la Juve con il Delle Alpi. Progetto utopico sia per la non volontà del Comune sia perché il Napoli si ritroverebbe per due, tre anni senza casa. L’alternativa è quella di lavorare stile Udinese, giocare con i cantieri in corso. Ma anche in questo caso non si muove una foglia. 

Lunedì, le parole del presidente De Laurentiis sono state – come spesso capita – molto dure a dimostrazione di come il suo suo animo sia continuamente frustrato per il non trovare una quadra sulla questione. Ai lavori che non partono, poi, si aggiungono anche i concerti, che il San Paolo ritornerà ad ospitare dopo molti anni. Le date per i tour di Vasco Rossi e Jovanotti sono completamente inadeguate, se si pensa soltanto che il cantante fiorentino si esibirà il 26 Luglio e la prima di campionato è prevista tra il 22 ed il 23 Agosto.

Come previsto dal massimo dirigente azzurro il rischio di non aver l’impianto pronto per quella data è oltremodo elevato. Quest’anno poi, sempre a causa dei concerti, non ci saranno nemmeno le classiche amichevoli estive. Nelle scorse stagioni – complice anche una città che difficilmente si svuota, se non a Ferragosto – le esibizioni estive avevano portato tanti soldi nelle casse del Napoli. Soldi che a questo punto mancheranno.

Come ogni estate, insomma, c’è confusione e c’è disorganizzazione sul San Paolo. Tante idee, tanta voglia, ma anche tanti ostacoli e poca buona volontà. Ci stiamo avviando alla fine di giugno e nulla si muove. L’incubo è che anche la prossima stagione, i partenopei dovranno convivere con i tanti, enormi difetti che caratterizzano la casa del Napoli.

@GennaroSgambati

Articolo modificato 24 Giu 2015 - 08:15

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Scritto da
redazione