Napoli-Dnipro: quante analogie rispetto alla gara con l’Athletic, ma evitare una nuova Bilbao è ancora possibile

Una gara che sa di beffa per il Napoli e i suoi tifosi che hanno visto drasticamente ridimensionate le possibilità di qualificarsi per la finale di Europa League del 26 maggio a Varsavia, tutto a causa del risultato di 1-1 maturato al “San Paolo” nella semifinale d’andata con il Dnipro. La gara è stata certamente a senso unico, tant’è che la vittoria non sembrava in alcun modo messa in discussione, invece un gol a dieci minuti dal traguardo di Seleznyov (in evidente fuorigioco) ribalta completamente la situazione facendo passare gli azzurri da “assoluti favoriti” a coloro che dovranno andare a “caccia dell’impresa“.

Non è la prima volta che i partenopei passano da una parte all’altra del pronostico, infatti è già accaduto una volta in stagione: nei play-off di Champions League contro l’Athletic Bilbao.

LE ANALOGIE – Sono davvero tante, infatti, le analogie rispetto alla gara vista con i baschi. La prima è il risultato finale di 1-1 (considerando il solo punteggio e non il contenuto della prestazione); per poi passare al modo di interpretare l’incontro degli avversari, entrambi orientati alla difesa ad oltranza della propria porta ed attaccare affidandosi a ripartenze e palle inattive. I calciatori chiave come Muniain e Konoplyanka, piccoletti rapidi e bravi negli spazi stretti; oppure il curioso dato legato al numero degli spettatori che a Fuorigrotta quest’anno in sole tre occasioni ha sfondato il numero dei 40 mila presenti (Athletic e Dnirpo appunto, e con l’Inter in Coppa Italia) non andando oltre la soglia dei 50 mila (superata solo in occasione di Napoli-Juventus). Insomma in molti fattori questo Napoli-Dnipro avrà ricordato ai tifosi partenopei la sfortunata gara di inizio anno con l’Athletic Bilbao.

LE DIFFERENZE – Quello che deve però tenere alto il morale in casa partenopea sono le svariate differenze palesate dalle due avversarie. In primis la diversa caratura tecnica dell’intera rosa dei baschi rispetto agli ucraini (nettamente a favore dei primi), oppure come il calore che il “San Mames” riesce a trasmettere rispetto allo stadio “Olympiyskiy” di Kiev, casa alternativa del Dnipro (visti i problemi di ordine pubblico che hanno colpito l’Ucraina in questi mesi) e dove nelle gare casalinghe la squadra di Marckevyc non ha mai avuto più di 5 mila tifosi al seguito pur avendo l’impianto oltre 70 mila posti a sedere. Ma soprattutto quello che deve far ben sperare è come i ragazzi di Benitez abbiano nettamente dominato gli ucraini mettendoli sotto dal primo al novantesimo minuto, cosa che non era accaduta nel preliminare di Champions dove la sfida era stata decisamente più equilibrata.

Insomma il Napoli ha tutte le carte in regola per ribaltare il pronostico ed evitare una “nuova Bilbao“, dove si consumò una cocente eliminazione. E poi subire un altro arbitraggio a sfavore, in due gare consecutive europee, è decisamente impossibile. O forse no?

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Pasquale Giacometti

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