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Sulle montagne russe di un Napoli alla definitiva ricerca di equilibrio e continuità per arrivare lontano

Dall’Everest agli Appennini in un minuto. Il Napoli è abituato a repentini capovolgimenti di fronte, in una stagione iniziata dagli abissi fino a riaffiorare poco a poco in superficie. Tutto ha avuto inizio dai preliminari di Champions, in un viaggio infernale da Bilbao, senza più ritorno. La delusione per non aver conquistato un risultato più rotondo nel match di andata al “San Paolo” si evince tutta: una gara scialba, disattenta, una prestazione abulica contro una squadra motivata alla conquista del girone ma tecnicamente nettamente inferiore all’undici di Benitez. Il calcio è anche questo e bisogna fare i conti con gli episodi, la condizione mentale ed un passo falso che ha avuto ripercussioni per tanto, tantissimo tempo.

Inizia il campionato e si parte alla grande. Vittoria di gran cuore a Genova contro i rossoblù, con la rete al 95′ di De Guzman. Sembra tutto alle spalle ma l’imprevisto è dietro l’angolo. Dopo la sosta per gli impegni della Nazionale, all’esordio al “San Paolo” Higuain e soci cadono sorprendentemente al cospetto del Chievo Verona. Eh si, proprio i clivensi con ambizioni di mera salvezza, ai quali basta la rete di Maxi Lopez. Un’altra atroce ferita nel petto dei partenopei, che si rimboccano le maniche pronti per l’Europa League. E quando sembrava che tutto fosse grigio ed un re match di Bilbao, ecco la stoccata vincente: un ricco 3-1 contro lo Sparta Praga ed ancora sorrisi sui volti dei guerrieri di De Laurentiis. Ma tre giorni dopo il ko è ancora nell’aria: ancora di misura ma questa volta in trasferta e contro l’Udinese.

E così si va avanti ancora per tanto tempo, tra un “San Paolo” vuoto e deluso, i fasti dell’Europa e risultati altalenanti. Manca la conferma quando le cose vanno bene, si cade quando meno lo si aspetta. Ma contro le big non si sbaglia: prestazione super, perfetta al “San Paolo” contro l’ex capolista Roma, sei reti al Verona ancora tra le mura amiche, ancora tre punti contro la Fiorentina ma si pareggia contro Cagliari, Palermo, Inter, Sampdoria ed Empoli. Si cade persino a “San Siro”, al cospetto di una squadra, il Milan, che indovina la partita perfetta.

Arriva fine dicembre, con la vittoria contro il Parma e la super sfida di Supercoppa a Doha contro la Juventus. A favore dei bianconeri c’era tutto: la classifica di serie A, il pubblico, le statistiche, i precedenti storici, lo stato di forma fisica e mentale. Eppure quella notte, in Quatar c’è stata un’unica squadra a sorridere all’ultimo respiro: un Napoli tutto cuore e carattere che ha saputo aggrapparsi con le unghie e con i denti ad un trofeo che mancava da troppo tempo in bacheca. Trascorrono tranquille le festività natalizie tra un asado ed una foto tutti insieme e si torna al calcio giocato, quello del campionato. Pokerissimo esterno al Cesena, arrivando così al bis di Napoli-Juventus al meglio. Ciò che è successo l’11 gennaio al “San Paolo” è noto a tutti: tra decisioni arbitrali dubbie, un approccio alla gara sbagliato ed una prestazione poco cinica, gli azzurri si arrendono al dominio della capolista. Tutto ancora da rifare.

Eccoci quindi ai giorni d’oggi e precisamente a ieri. Scontro diretto per il terzo posto, contro una Lazio reduce da sei risultati utili consecutivi in campionato ed il morale alle stelle. Ancora pronostici divelti: vince il Napoli con una perla di Higuain, riconquistando il piazzamento Champions e riscaldando così la classifica. Insomma, un campionato non adatto ai deboli di cuore o per chi ha poca pazienza. Gli spunti sono tantissimi, così come i colpi dis cena che ci apprestiamo sicuramente a vivere ma una cosa è certa: trova la continuità Napoli. Trova il giusto e costante equilibrio. Solo così potrai veramente volare in alto ed hai tutte le carte in regola per farlo ancora.

Alessia Bartiromo
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