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Il Napoli ritrova Inler, lo svizzero non convince ma interrompe il digiuno

Nella domenica amara del San Paolo, il Napoli esce dal campo con un solo punto. Gli azzurri, che si fanno rimontare ripetutamente dal Cagliari, chiudono la gara sul 3-3. Non funziona la difesa, condotta da Koulibaly in coppia centrale con Henrique. Non bene i terzini, che non sfruttano le fasce per chiudere il match quanto prima e mettere in cassaforte tre punti fondamentali. È un Napoli che, dopo il doppio vantaggio, subisce gli uomini di Zeman, veloci e imprevedibili fino al punto da punire i padroni di casa. Riavvolgendo il nastro c’è poco da salvare: la prima frazione di gara, la fantasia di De Guzman e il ritorno al gol di Gokhan Inler.

Lo svizzero, travolto da un sentimento misto di odio e amore della folla partenopea, non vive il suo periodo migliore in maglia azzurra. Il suo rendimento, mai costante, non piace ai tifosi, poco entusiasti di vederlo in campo. La grinta di Gargano, ormai catalogato leader del reparto centrale, e le buone prestazioni di David Lopez, che ha scalato la lista di preferenze di Benitez, hanno offuscato ulteriormente il mediano azzurro. C’è poco spazio per lui, specie se quando chiamato in causa non risponde come deve, ma oggi Gokhan può sorridere e con lui, almeno per poco, ha sorriso anche Napoli.

L’ex Udinese, a secco dal lontano 8 febbraio, è tornato finalmente al gol. L’ultima rete dello svizzero risale infatti alla gara casalinga contro il Milan: un colpo sicuro da fuori area, come suo solito nelle partite e nei momenti inaspettati, riportò il Napoli in partita dopo il momentaneo vantaggio di Taarabt. Nove lunghissimi mesi di digiuno, che non di certo avranno reso la vita facile a quel titolare fisso del Napoli del passato e della nazionale, che si è visto sottrarre la certezza di una maglia in ogni gara. Gokhan può tornare a gioire, dopo la meraviglia che ha regalato ai suoi uomini il momentaneo doppio vantaggio. Incanta, ma non sorprende, se non fosse per il piede sinistro, non di certo il suo preferito. Nemmeno questa sarà stata di certo la sua gara migliore, ma una scintilla torna a riaccendersi nel campo, in memoria di meraviglie storiche come quelle contro Marsiglia e Chelsea, che di lacrime ed urla ne avranno fatte uscire parecchie.

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Scritto da
redazione