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Parla la mamma di Ciro Esposito: “La Roma non ha risposto ai miei appelli, spero in un gemellaggio tra le tifoserie. Ecco cosa vorrei per De Santis…”

La madre di Ciro Esposito, la signora Antonella Leardi, è stata ospite negli studi di Napoli Canale 21 durante la trasmissione “Il Bello del Calcio”, dove ha rilasciato una lunga e toccante intervista ripercorrendo i fatti che hanno portato al ferimento e successivamente al decesso del proprio figlio. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:

“Sul processo posso dire che sarà ancora lungo e ci saranno tante sorprese. La partita Napoli-Roma deve unire e non allontanare due persone che tifano squadre diverse, abbiamo fatto anche un video mandando il messaggio “vedi Napoli e poi Roma” (il riferimento è al video dello scrittore e tifoso azzurro Francesco Paolo Oreste e del cantautore romano Andrea Gioia), comunque con l’avvicinamento della gara in me cresce l’apprensione e l’ansia. Mi sono prefissa un obiettivo, avere giustizia!”

Durante il ricovero Ciro è state sempre lucido, salvo delle volte in cui è stato sedato per i problemi respiratori. Una criminologa quindi mi disse che dovevo agire e che dovevo mostrare a mio figlio la foto di De Santis, lo feci di nascosto perché mio marito era contrario e alla fine Ciro riconobbe colui che gli aveva sparato – Questo è il ciccione che mi ha sparato – mi disse“.

Quando c’era una vigilia di una partita importante, sopratutto di trasferte,  lui si preoccupava di portare il cibo per tutti armandosi di “frittate di maccheroni” e “casatiello”. Nel video fatto diffondere dal nostro avvocato si può notare uno zaino bello pieno, altri invece hanno portato le rivoltelle“.

“Ho cercato di avere qualche contatto con la Roma per dare una svolta al clima tra le due tifoserie, ma non ho avuto nessuna riposta. Poi per quanto riguarda Totti qualcuno ha strumentalizzato le mie parole: mi chiamarono per un intervista telefonica e mi chiesero se fosse giusto che il capitano giallorosso dicesse certe cose. Io però non seguo il calcio e non sapevo che ci fosse stata una partita ne tanto meno cosa fosse successo, perciò dissi che il capitano della Roma dovesse mandare messaggi di pace e non creare altro astio“.

Mi piacerebbe tanto vedere Napoli e Roma ritrovarsi in un gemellaggio, questo è un mio desiderio. Non ho mai provato odio verso la persona che ha sparato e ucciso mio figlio, anzi spero che anche lui potrà trovare la salvezza nel cuore del Signore ma la giustizia deve fare la sua parte. La giustizia è un sacrosanto diritto di tutti noi, e io la pretendo“.

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Scritto da
Pasquale Giacometti