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Le parole di un progetto, perchè il calcio non è solo numeri

Se il calcio fosse solo matematica sarebbe tutto più semplice e probabilmente avremmo tutti meno di cui scrivere e parlare, ma non è così. Una squadra non è una somma di giocatori e non sempre le qualità individuali garantiscono la prestazione collettiva, troppe sono le variabili che definiscono il labile confine tra il successo e la sconfitta per poter ricondurre ogni discorso a un mero calcolo numerico.
Lo scorso campionato il Napoli ha totalizzato più di 80 punti e si è classificato secondo, nella mente di ogni tifoso la logica ha suggerito che dopo questo risultato si sarebbe dovuto competere per la vittoria finale come ordine naturale delle cose, ma non è così. organizzazione di squadra, e questo è valido ancor di più nel caso in cui il vecchio e il nuovo allenatore siano agli antipodi, come nel caso di Walter Mazzarri e Rafa Benitez.

Confronti  Per avere un corretto termine di paragone si può prendere ad esempio l’invincibile Juventus delle ultime stagioni, ebbene alla prima stagione del tecnico Conte alla 21° giornata i bianconeri avevano 45 punti pur giocando solo il campionato, uno solo in più rispetto a questo primo Napoli di Benitez impegnato invece anche in Europa. Si potrebbe obiettare che anche la Roma ha iniziato un percorso con un nuovo allenatore con risultati senza dubbio migliori in campionato, ma si devono sottolineare due aspetti: il primo è che la squadra aveva già un impianto di giocatori funzionali al modulo dell’allenatore francese (4-3-3) e il secondo è che il tempo di allenamento della Roma (non avendo altri impegni oltre al campionato) è stato finora quasi il doppio di quello degli azzurri. Un aspetto quest’ultimo fondamentale quando si tratta di far apprendere ad una squadra nuovi meccanismi e mentalità.

E adesso? I 44 punti conquistati finora sono più o meno quelli giusti, la lettura negativa riflette il caso che si siano persi dei punti contro avversari tutto sommato modesti, ma in Serie A sono proprio quelle le partite in cui servono necessariamente meccanismi più collaudati, che gli azzurri ancora non hanno. Il problema delle valutazioni attuali è che una squadra sta disputando un campionato stratosferico (la Juventus appunto, al terzo anno di lavoro con uno stesso gruppo e il medesimo allenatore) e quindi il campionato del Napoli, in linea con le aspettative sembra essere quasi deludente.

Parole L’allenatore ha spiegato fin dal principio che questo sarebbe stato un anno di costruzione, solo che i buoni risultati ottenuti fin dall’inizio hanno fatto presto dimenticare l’ammonimento del tecnico spagnolo, che era invece consapevole del fatto che sarebbe stato necessario almeno un anno (con tre sessioni di mercato) per trasformare e poi completare la costruzione della squadra.
Lavoro. Fiducia. Pazienza.
Sin prisa pero sin pausa.

Andrea Iovene
Riproduzione Riservata

Articolo modificato 26 Gen 2014 - 17:00

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Scritto da
redazione