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Photogallery – Napoli, cosa lasciarsi alle spalle dell’anno 2013

L'ESTROMISSIONE - Vedere Paolo ai margini non è una bella sensazione, forse perché investito da quel titolo di rappresentante di napoletano in campo, forse perché essere anche dalla parte del popolo, alle volte, può essere uno svantaggio. Ci è dispiaciuto e ci dispiace pensare di vederlo abbandonare la nave dopo i suoi tanti sacrifici, tra i quali quello di accettare di scendere di categoria pur di vestire l'azzurro. Chi l'avrebbe fatto? Comunque vada, grazie Paolo, per quello che hai dato e per quello che sceglierai, che sia rimanere o partire, per i napoletani sarai per sempre il capitano, qualunque sia la tua scelta. La speranza è, comunque, di non vivere più un "caso" come questo...more
L'INTEGRITA' FISICA - La tegola Hamsik racchiude una prima parte di stagione dove dapprima Higuain ha fatto trepidarei tifosi con qualche acciacco più lungo del previsto, poi Britos ha assorbito male i postumi di un infortunio contro la Roma, ultimo, il più grave, proprio il buon Marek che ha fatto sentire eccome l'assenza nel gioco di Benitez, principalmente nella fluidità di manovra e nelle sortite improvvise in area di rigore a cui ci aveva abituato. Non dimentichiamo nemmeno l'infortunio di Mesto che ha definitivamente scoperto le fasce, ruolo in cui la società si è allertata con l'acquisto del navigato Rèvélliere, non un fulmine di guerra, ma nemmeno un brocco. Quello che si spera è di non assistere più ad assenze così pesanti come quella di Marek, con il quale, probabilmente, qualche punto in più lo si sarebbe avuto. Peccato...more
LA DISCONTINUITA' - Se dovessimo scegliere l'emblema azzurro che identifichi questo stato, Goran Pandev ne sarebbe investito senza dubbio alcuno. A tratti campione e a tratti irriconoscibile, se riuscisse a colmare questo maledetto gap dettato da un andamento altalenante potremo dire di avere in squadra l'elemento risolutore dei problemi del Napoli. Ed invece da qualche anno si convive con questa che sembra essere una costante del gioco di Goran. Che il 2014 ci restituisca un calciatore finalmente affidabile in ogni frangente? Che si incrocino le dita, please...more
LA MATURAZIONE - Gran bella scommessa Lorenzo Insigne, astro nascente del calcio italiano, un ragazzo di Napoli che la società ha avuto la bravura e la fermezza di riportare in patria per cercare di farlo sbocciare definitivamente. E l'operazione è quasi riuscita, la nazionale di Prandelli è arrivata, il posto in squadra era quasi certo, se non fosse che, a causa di qualche battuta a vuoto e alcune prestazioni sottotono hanno minato le velleità del ragazzo, passato ad essere un calciatore a cui bisogna dare il giusto tempo per capire a quali dimensioni bisogna che appartenga. I numeri ci sono, la tecnica è sopraffina, ha bisogno di credere nei propri mezzi e, soprattutto, di rinnovarsi nel repertorio, nei movimenti, in quel tentativo di ritornare sempre sul piede giusto per tentare il tiro a giro, numero del quale gli avversari hanno abbondantemente capito le intenzioni. La maturazione passerà quindi attraverso un processo di crescita che dovrà necessariamente passare per l'aumento del proprio bagaglio personale, per assorbire nuove nozioni e continuare a sorprendere. I mondiali sono nelle sue mani, bisogno soltanto afferrarli definitivamente...more
LO SMARRIMENTO - Christian Maggio, dove sei? Dov'è quel calciatore che ha incantato le platee e il tecnico della nazionale, dov'è quel professionista in grado di migliorarsi prestazione dopo prestazione, al punto da diventare utile anche in fase di contenimento, da sempre un tabù nella propria scheda tecnica . Alla brillantezza e alla freschezza atletica hanno fatto posto indecisioni (non ultima quella contro il Cagliari) e soprattutto tanto appannamento, che lo hanno relegato tra i più imprecisi degli ultimi tempi. Torna presto Maggio, e non parliamo del mese, torna presto a galoppare sulla fascia e a crossare come si deve per le incornate vincenti dei tuoi compagni. La squadra ne ha assoluto bisogno...more
LA DISTRAZIONE - Ah, Pablo, Pablo. Galeotto fu quel liscio di Dortmund che ci ha restituito un Napoli oramai con un piede e mezzo fuori dalla Champions, nonostante l'impresa contro l'Arsenal al San Paolo. E' stato l'ultimo errore a metterlo in una posizione scomoda nei confronti della platea partenopea, che si è quasi convinta che Armero non sia affidabile, non possa far parte della schiera degli uomini di fiducia di Benitez, al punto da far avvicinare le ombre di mercato addirittura per Gennaio. La duttilità di Armero è stata così sostituita da un alone di dubbi e incertezze, che hanno accompagnato le prestazioni del calciatore, divenuto il sinonimo della distrazione, quelle amnesie tecniche in grado di compromettere un risultato. Non è certo l'unico azzurro a recitare il mea culpa, per cui, care distrazioni, andate via assieme al vecchio anno...more
L'ESPLOSIONE - Duvan Zapata, il bisonte, la forza della natura, centimetri e muscoli a servizio di Benitez. Si, ma quando lo vedremo rientrare definitivamente tra gli uomini decisivi? Il gol di Marsiglia è stato un buon biglietto da visita, ma è finito troppo presto l'idillio col campo. Tra le indecisioni di Pandev e gli affanni fisici di Higuain, forse qualche minuto in più sarebbe servito per tracciare un quadro più o meno definitivo sulle reali possibilità di questo calciatore, che invece, per il momento, è ancora fermo in un limbo tra un'ottima promessa ed un calciatore acerbo a cui bisogna dar tempo. Ma i minuti in campo sono gli unici migliori deterrenti contro la sfiducia e la mancanza di credibilità, aspetti di cui Zapata ha bisogno di scrollarsi di dosso. Sarà l'anno suo il 2014? Restiamo in attesa di risposte...more
LA SFRONTATEZZA - Ci piacerebbe e non poco vedere nell'anno che è appena arrivato qualche prodotto della primavera azzurra esplodere in prima squadra e rientrare in pianta stabile nel gruppo su cui Benitez possa fare affidamento. Sarebbe l'ennesimo attestato di crescita di questa società che confermerebbe definitivamente il proprio grado di prestigio nel calcio italiano, affiancando ad Insigne un altro talento, da crescere e da svezzare in casa, in maglia azzurra, per dare lustro al prodotto interno e accrescere l'importanza del vivaio e la sua cura attraverso un oculato organigramma, ricco di esperti e di personale in grado di apportare quel valore aggiunto che fornisce carburante di qualità per la prima squadra. Un sogno? Considerando la mentalità di Benitez, forse non è così lontano dalla realtà questa nostro augurio...more
Certe offese a Napoli per chi ha indossato la casacca azzurra, sono intollerabili. Come si farebbe a dimenticare il passato...

Benvenuto 2014, ben arrivati nuove speranze, addio vecchi rimpianti. Di rimpianti è sbagliato vivere, soprattutto se sono perpetuati e perseverati anche a seguire, pericolosi deterrenti e capaci di bloccare una crescita che è palese a tutti gli addetti ai lavori, il Napoli è diventato ciò che si sperava, e soltanto le vittorie separano la società da quegli obiettivi che il presidente De Laurentiis si è prefissato nello stretto giro di qualche anno, portare in cascina qualche importante affermazione per dare concretezza a quanto di buono è stato costruito. Lo scorso anno ha lasciato però la scia per alcune situazioni che hanno, per così dire, infastidito il percorso, minando talvolta la tranquillità del gruppo, concedendo pericolose pause causate da svariati fattori, tecnici e umani, che in una piazza come quella napoletana si amplificano di conseguenza allo spirito estremista che riecheggia in città, in in tam tam tra i tifosi che in maniera sintomatica alimentano la pressione e, gioco forza, mettono in agitazione il normale andamento in termini di risultato degli uomini di Benitez.

Questione di temperamento, di caratura, di capacità emotive, di qualità innata ed indiscussa, ad ogni modo gli ostacoli del 2013 sono racchiusi nelle dieci “spine” che abbiamo scelto per evidenziare i fattori su cui bisognerà lavorare, alcuni semplici sfumature da sviscerare e rimediare con calma, altre veri e propri tarli che hanno un’urgenza di intervento maggiore, altre ancora sono punti deboli generali di un sistema calcio che ha la necessità di cambiare. Insomma, non vogliamo anticiparvi nulla, buona lettura e buona visione, con la speranza di trovarvi d’accordo, qualora così non fosse, si accettano critiche e appunti su eventuali dimenticanze. L’occasione ci è lieta per augurarvi un buon 2014 da tutta la redazione di Spazionapoli.

Articolo modificato 31 Dic 2013 - 22:23

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Scritto da
redazione