Benitez vuole esaltare ancor di più il popolo di Fuorigrotta. Già piace e convince il suo gioco, c’è stata una logica nella costruzione della squadra e forse anche nella rinuncia a un rinforzo per la difesa: Rafa e De Laurentiis preferiscono aspettare la riapertura delle trattative, a gennaio potrebbero muoversi giocatori di alto profilo, come Mascherano da Barcellona, Skrtel da Liverpool, Astori da Cagliari.
Quello che conta è il presente e il calendario offre sabato tre interessanti anticipi. L’Inter di Mazzarri, in attesa di chiarire il futuro societario, si presenta sul campo della Juve con l’intenzione di ripetere il colpo riuscito a Stramaccioni nella scorsa stagione e di dare un’ulteriore spinta ad un progetto che appare forte soprattutto perché in panchina c’è l’ex allenatore del Napoli, esperto e concreto, in grado di rianimare squadre depresse. La Juve ha chiuso il mercato con un ottimo attaccante in meno, Matri, andato a rafforzare il Milan. S’è infuriato, Conte, che rivedrà uno dei suoi peggiori nemici, Mazzarri, definito senza tanti giri di parole bravo a mettere le mani avanti. C’è, invece, cordialità con Benitez.
Inter-Juve nel pomeriggio, Napoli-Atalanta e Torino-Milan in serata. Higuain, che ha potuto lavorare bene a Castel Volturno perché non convocato dall’Argentina, cerca il primo gol al San Paolo, pronto a dare agli azzurri la carica per affrontare prima la squadra di Colantuono, avversario mai facile, e poi il Borussia Dortmund in Champions League. Benitez ha schierato la stessa formazione nelle prime due partite, con un solo cambio a Verona, Insigne, bravissimo, per Pandev, però sabato potrebbe effettuare il turnover in vista del match europeo e considerando gli impegni dei numerosi nazionali. Sulla carta il livello dell’organico del Napoli è migliorato e quindi non dovrebbe esservi il problema che l’alternanza di giocatori, più o meno intensa, ha fatto scattare durante le stagioni di Mazzarri, quando le riserve non riuscivano ad essere all’altezza dei titolari in coppa o in campionato. A Torino il Milan si presenterà con Kakà, che al fianco di Balotelli, dopo aver recuperato la piena efficienza fisica e l’abitudine a giocare con frequenza, potrebbe fare faville. Altro valore aggiunto ad un campionato che non è più povero.
Fonte: Francesco De Luca per Il Mattino
Articolo modificato 9 Set 2013 - 09:11